Pierina Paganelli, è scontro aperto sull'audio della notte del delitto in cui, secondo la consulenza della Procura, si sentirebbero le voci dei due amanti
Pierina Paganelli, l’inchiesta procede a ritmo serrato mentre è scontro aperto sull’audio della notte del delitto in cui, secondo il consulente della Procura di Rimini, si sentirebbero voci compatibili con quelle di Louis Dassilva e Manuela Bianchi, attualmente indagati rispettivamente per omicidio e favoreggiamento.
I due, amanti all’epoca dell’omicidio e per diverso tempo a seguire, sono nel mirino investigativo e si sono clamorosamente “divisi” con la nuova versione fornita dalla donna. Manuela Bianchi infatti, dopo 17 mesi dai fatti di via del Ciclamino, ha raccontato agli inquirenti di aver incontrato il senegalese nei garage, a pochi passi dalla scena del crimine, poco prima di trovare il cadavere della suocera. Per oltre un anno avrebbe mentito per “coprirlo” (da qui l’ipotesi del favoreggiamento) sostenendo di aver scoperto il corpo da sola salvo poi “incastrarlo” in un interrogatorio di circa 30 ore cristallizzato in sede di incidente probatorio. “Menzogne“, ribatte dal carcere Dassilva che, sostenuto dalla moglie Valeria Bartolucci, insiste sulla propria innocenza.
Pierina Paganelli, l’audio del garage potrebbe riscrivere la storia?
La consulenza fonica disposta dalla Procura di Rimini sull’audio registrato dalla telecamera di uno dei garage di via del Ciclamino la notte dell’omicidio di Pierina Paganelli, quindi, potrebbe avere un peso specifico notevole se la compatibilità con le voci dei due indagati – rilevata dal consulente Marco Perino – venisse confermata. Si tratta dunque di un elemento di potenziale svolta nel giallo di Rimini, sul quale la difesa di Louis Dassilva e quella di Manuela Bianchi sono pronti a dare battaglia senza esclusione di colpi.
“Se le voci fossero accertate – ha commentato la moglie del senegalese, Valeria Bartolucci –, la posizione della Bianchi dovrebbe cambiare così come il capo di imputazione. Non più favoreggiamento, ma concorso materiale nel delitto“. Davvero l’assassino di Pierina Paganelli era in compagnia la sera dell’omicidio? La pista di un complice continua a tenere banco, sebbene al momento manchino riscontri oggettivi.
