Il rapporto tra Pietrangeli e Sinner tra critiche e apprezzamenti nei confronti dell'altoatesino
Pietrangeli e Sinner, le critiche dell’ex campione
Dopo la notizia della morte di uno dei tennisti più grandi che ci siano stati nella storia italiana in tanti stanno ricordando non solo le sue vittorie ma anche e soprattutto lui come persona, come mentore e come punto di riferimento per tutti gli atleti di quello sport che crescono nel nostro paese.
Tra questi sta venendo messo sotto la lente d’ingrandimento il rapporto tra Nicola Pietrangeli e Jannik Sinner che in questi anni di crescita e di dominio da parte del tennista altoatesino ha visto un cambiamento dalle forti critiche all’apprezzamento totale per uno dei talenti più grandi della storia dello sport.
In diverse occasioni infatti l’ex campione italiano aveva criticato aspramente il ragazzo dimostrando non una grande stima nei suoi confronti, e soprattutto di essere spesso in disaccordo con alcune scelte fatte, soprattutto quella di non partecipare alla Coppa Davis appena vinta dagli azzurri.
Quando infatti era stata resa nota la notizia l’ex vincitore di due Roland Garros era stato molto duro nei confronti di Sinner non condividendo la sua scelta e sostenendo che l’obiettivo massimo per uno sportivo debba essere quello di giocare per la propria nazione, valore che però ha capito si è perso rispetto alla sua epoca.

Pietrangeli e Sinner, i complimenti al campione altoatesino
Prima delle pesanti critiche per la Coppa Davis il rapporto tra Pietrangeli e Sinner sembrava essere migliorato viste le parole di grande stima riferitegli dopo le numerose vittorie, l’ex campione infatti aveva appoggiato l’altoatesino dicendo che si merita tutto l’affetto che sta ricevendo e tutti i traguardi che sta raggiungendo con un’apparente facilità.
In maniera scherzosa poi lo aveva eletto come il miglior tennista italiano di sempre e allo stesso tempo anche il miglior tennista austriaco di sempre, a chi invece lo accusava di essere invidioso dei suoi trionfi diceva che alla fine quello che conta e cosa si lascia e come si viene ricordati a fine carriera.
La stima di Pietrangeli nei confronti di Sinner si era vista anche quando aveva dichiarato che il suo talento era così grande che per riuscire a batterlo servirebbe che a sfidarlo fossero due Djokovic in campo in contemporanea, sviluppando maggiormente il suo pensiero aveva spiegato che l’altoatesino non ha punti deboli e soprattutto ha la capacità da vero campione di tirare fuori al momento giusto la mossa migliore per riuscire a vincere.
Il rapporto tra i due quindi alla fine si basava su un enorme stima reciproca e soprattutto da parte dell’ex campione che riconoscendo un grande talento cercava di tirargli fuori il suo meglio.
