Una lunghissima intervista prima al professor Guido Alpa, poi al Premier Conte ma il “caso della fattura” resta immutato e Le Iene sono dunque pronte a fare ricorso al Tar del Lazio: la Iena Monteleone ha cercato di verificare la reale esistenza di due fatture separate, documenti che dovrebbero essere facilmente reperibili sia per via della legge sulla trasparenza amministrativa, sia per il più recente FOIA (il freedom of information act italiano). Conte ha affermato di avere “massima trasparenza” ma che tocca al Garante mostrare la fattura, mentre Alpa ha fatto formale opposizione all’istanza richiamata dall’inviato Mediaset. «Per questo motivo, la Iena ha deciso di fare ricorso al Tar del Lazio. E la causa verrà decisa a metà marzo», fa sapere la trasmissione di Italia 1 dopo l’ennesima puntata ad “inseguire” il Presidente del Consiglio. «Avevo facoltà di oppormi, non mi sono opposto, per me tutta la possibile trasparenza, ma non dipende da me», risponde pacato Conte nel video integrale che trovate qui sotto, anche se decide di non mostrare la fattura che proverebbe la sua non collaborazione con il suo “maestro” Alpa dal punto di vista lavorativo. «Per me tranquilla trasparenza…Però è una partita che dovete giocare col garante, io non mi sono opposto, per me va benissimo quindi», con Monteleone che nel frattempo chiede ancora, invano, di poter vedere la fattura. Ora passa tutto al Tar del Lazio, lo “show” non è concluso.. (agg. di Niccolò Magnani)
QUI L’INTERVISTA INTEGRALE AL PREMIER CONTE
L’INTERVISTA AL PREMIER
Antonino Monteleone de “Le Iene” è tornato dal premier Giuseppe Conte per chiedergli una prova che dimostri che il suo concorso per diventare professore ordinario all’Università è stato regolare. Di questo caso il programma di Italia 1 si è occupato nel servizio del 10 ottobre 2018. Riguarda l’esame per il concorso del 2002, per il quale uno dei commissari era il suo maestro e amico Guido Alpa. Un’eventuale collaborazione tra i due, con interessi economici comuni, prefigura l’incompatibilità di Alpa come esaminatore di Conte. L’inviato ha voluto chiedere chiarimenti al presidente del Consiglio, perché sempre nel 2002 Alpa e Conte hanno difeso entrambi l’Autorità garante della privacy (da un ricorso della Rai) che però, aveva precisato Conte, li ha «pagati separatamente». Monteleone chiede conto dunque di queste due fatture separate: dove sono? «L’atto di trasparenza che chiediamo a Conte è di mostrarci la sua fattura per allontanare ogni dubbio». Se Conte e Alpa avessero emesso un’unica fattura, e non due, le cose si complicherebbero per il premier.
“CONTE PORTACI LA FATTURA”, IL CASO ALPA A LE IENE
In questo caso sarebbe dimostrata l’effettiva collaborazione economica tra Giuseppe Conte e Guido Alpa. E quindi non solo scatterebbe l’incompatibilità del ruolo di commissario all’esame di Conte per Alpa, ma anche l’illegittimità della nomina a professore ordinario di Conte all’Università. La Iena Antonino Monteleone non ha ricevuto chiarimenti da nessuno dei due. «Aspettiamo un intervento del premier prima del nostro ricorso al Tar del Lazio per accedere ai dati», ha dichiarato l’inviato che ha rincorso Conte e Alpa. Sì, perché il Garante della privacy ha negato l’accesso agli atti con motivazioni che l’avvocato de Le Iene ritengono paradossali. «Presidente Conte, vuoi essere trasparente al 100 per cento? Allora portaci quella fattura…», è l’appello rivolto al premier. «Il premier fa il “furbo” perché dice che la fattura è del 2002, quando invece è stata emessa e pagata nel 2010 e lui deve conservarla per dieci anni. Questa reticenza per noi è sospetta, noi siamo qui e se Conte vuole la fattura può darcela», ha spiegato Antonino Monteleone.