Chi ha vinto il Pulitzer 2020? Ci riferiamo ovviamente al premio americano famoso in tutto il mondo soprattutto per il giornalismo, ma che in realtà va ad assegnare dei riconoscimenti anche per la musica e la letteratura. Le categorie che ricevono il Premio Pulitzer, oggi gestito dalla Columbia University di New York e istituito nel 1917 da Joseph Pulitzer, sono 22: al giornalismo ne sono riservate 15, agli altri ambiti 7. Iniziamo dal giornalismo: per la categoria “Public service”, dunque il giornalismo per il bene pubblico, il Premio Pulitzer è andato all’Anchorage Daily News con il contributo di ProPublica, per una serie di articoli che hanno illustrato la complicata situazione di alcune località dell’Alaska “dimenticate” dalla polizia. La categoria in questione, come ricorda Il Post, è quella che ogni anno riceve effettivamente la medaglia d’oro, simbolo dei premi Pulitzer.
PREMIO PULITZER 2020, CHI SONO I VINCITORI
Per la categoria “Breaking News Reporting” premiata la redazione del The Courier-Journal, capace di coprire con velocità ed efficacia la storia riguardante le centinaia di grazie concesse dal governatore del Kentucky e caratterizzate, secondo quanto scrive il portale del Pulitzer “da opacità, disparità razziali e violazioni delle norme legali”. Tra i premi Pulitzer più ambiti quello del “Giornalismo investigativo” assegnato a Brian M. Rosenthal del New York Times, per aver raccontato le speculazioni attorno al mercato delle licenze necessarie per guidare i taxi a New York. Il Washington Post si è aggiudicato invece il Pulitzer per il “Giornalismo che spiega le cose” per “una pionieristica serie di articoli che ha mostrato con chiarezza scientifica i tragici effetti dell’innalzamento delle temperature sul nostro pianeta”. Anche la cronaca locale viene premiata: quest’anno ha vinto il Baltimore Sun, per una serie di articoli sui rapporti tra la sindaca di Baltimora e il sistema sanitario cittadino.
PREMIO PULITZER 2020, CHI SONO I VINCITORI
La carrellata di premi prosegue con quelli riservati alla cronaca nazionale: Pulitzer a ProPublica (sono menzionati Christian Miller, Megan Rose e Robert Faturechi) per gli articoli legati ai problemi dei Boeing 737 MAX; ma anche al Seattle Times (menzionati Dominic Gates, Steve Miletich, Mike Baker e Lewis Kamb) per gli articoli dedicati ad alcuni incidenti navali verificatisi nell’Oceano Pacifico. Il New York Times si aggiudica il Premio Pulitzer 2020 per la cronaca internazionale grazie ai suoi articoli “coinvolgenti” sul regime di Vladimir Putin in Russia. Sempre il NYT si aggiudica la sezione “Commentary”, ovvero Opinioni, con Nikole Hannah-Jones per il suo contributo al progetto “1619”, sulla storia della schiavitù in America. Categoria “Storie e approfondimenti” vinta da Ben Taub del New Yorker per l’articolo “Guantanamo’s Darkest Secret” che racconta la storia di uomo rapito e torturato e privato della sua libertà per oltre dieci anni, scritto unendo “giornalismo sul posto” e “prosa appassionata”. Premio “Critica” a Christopher Knight del Los Angeles Times, scrive Il Post, “per la sua presa di posizione contro la proposta di modifica dell’L.A. County Museum of Art”. Il Premio editoriale va a Jeffery Gerritt del Palestine Herald-Press, per i suoi interventi rispetto alle morti di alcuni detenuti in attesa di processo in Texas. Da Pulitzer i disegni e le vignette con cui Barry Blitt del New Yorker ha preso in giro Trump e la Casa Bianca. La sezione “Fotografie di breaking news” viene vinta dalla Reuters per i suoi scatt sulle proteste ad Hong Kong, mentre quella sui “Servizi fotografici” premia Channi Anand, Mukhtar Khan e Dar Yason di Associated Press, per aver mostrato e descritto la vita nel Kashmir conteso tra India e Pakistan. Premio Pulitzer 2020, infine, per il Giornalismo Audio, come sottolinea Il Post a “This American Life, per il giornalismo «rivelatore e intimo» con cui l’episodio “The Out Crowd” ha raccontato una decisione sul Messico relativa all’immigrazione dal Messico”.