C’è un nuovo farmaco a base mRna che sembra tenere ottimamente sotto controllo la pressione alta. La sua particolarità, come riferisce l’Adnkronos, è che non si tratta di una pillola da prendere tutti i giorni, come avviene nella maggior parte delle terapie attuali, bensì di due soli dosi annue, entrambe somministrate tramite puntura. Una vera e propria rivoluzione soprattutto per quei pazienti che faticano a tenere controllare la pressione sanguigna con i classici medicinali.
Secondo gli studi quasi la metà dei pazienti abbandona la terapia antipertensiva dopo un anno, di conseguenza cala la possibilità di proteggere il cuore da infarti e il cervello da ictus. Il nuovo farmaco in questione si chiama Zielbesiran, è ancora in fase di sperimentazione, ma sembra molto promettente, così come emerso dallo studio Kardia-2, presentato di recente presso il congresso dell’American College of Cardiology che è attualmente in fase di svolgimento in quel di Atlanta, negli Stati Uniti.
PRESSIONE ALTA, SCOPERTO UN NUOVO FARMACO A MRNA: IL COMMENTO DI PERRONE FILARDI
Pasquale Perrone Filardi, presidente Società italiana di cardiologia e direttore della scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Università Federico II di Napoli, ha commentato la nuova terapia dicendo: “I risultati della ricerca sono molto incoraggianti: la nuova molecola interferisce con l’Rna-messaggero bloccando nel fegato la produzione di angiotensinogeno, una proteina che è in cima alla catena dei processi organici che alla fine provocano il rialzo dei valori pressori. Riducendo la disponibilità di questa proteina nel sangue si abbassa anche la pressione”.
Perrone Filardi ha precisato che la nuova terapia si somministra come detto sopra attraverso una semplice iniezione sottocutanea così come avviene per l’insulina, e la sua azione dura a lungo visto che si può ripetere a distanza di 3 o anche che sei mesi: “Con questa modalità di somministrazione – aggiunge – i pazienti che non riescono a seguire la terapia prescritta dal medico, non avrebbero più alibi e il trattamento sarebbe in grado di ridurre in modo significativo i valori di pressione massima senza bisogno di altre cure”.
PRESSIONE ALTA, SCOPERTO UN NUOVO FARMACO A MRNA: LO STUDIO SU 672 PAZIENTI
Lo studio presentato ad Atlanta è stato realizzato Akshay S. Desai, professore associato dell’Harvard Medical School, ed è stato testato su 672 pazienti oltre alle pillole classiche.
Perrone Filardi ha concluso dicendo: “I pazienti arruolati, al momento della prima somministrazione avevano valori pressori, in media, di 143 mm Hg e hanno presentato una riduzione media fino a 18 mm Hg della sistolica che, in molti casi, si è mantenuta stabile fino a 6 mesi. Questi risultati aprono la strada alla rivoluzione dei farmaci biologici anche nel mondo dell’ipertensione che ne aveva più bisogno vista l’insufficiente aderenza all’assunzione di farmaci per tutta la vita”. La speranza ovviamente è che questo nuovo farmaco possa entrare il prima possibile in commercio se i prossimi test dovessero confermare la sua efficacia contro la pressione alta.