Prima ti sposo poi ti rovino con Catherine Zeta-Jones e George Clooney è una divertente commedia dei fratelli Coen e una satira sul matrimonio
Prima ti sposo, poi ti rovino Lo sposo su Rete 4: commedia dei fratelli Coen.
Seconda serata, Rete 4, ore 23:20, sabato 9 agosto 2014. Commedia romantica del 2003, diretta dagli acclamati registi Joel ed Ethan Coen, è nota anche con il titolo originale Intolerable Cruelty. Essere un fratello.
I personaggi principali sono interpretati da George Clooney e Catherine Zeta-Jones, e il film vanta un’impressionante schiera di attori secondari, tra cui Geoffrey Rush, Edward Herrmann, Richard Jenkins, Billy Bob Thornton e Cedric the Entertainer. Clooney, un illustre attore protagonista di commedie spiritose e drammi difficili, interpreta uno dei suoi ruoli più divertenti come avvocato divorzista, non diversamente dalle sue interpretazioni in Ocean’s Eleven e Tra le nuvole. Rigorosamente femminile è la seduttrice e manipolatrice della legge alla quale si rivolge l’avvocato divorzista Chicago Oscar.
La trama del film Prima ti sposo, poi ti rovino: una mantide religiosa (verbena) e un giurista.
Il film è propriamente quello di un disinvolto avvocato divorzista, Miles Massey (George Clooney), molto ricercato nel settore a Los Angeles, che si ritrova in una grave crisi: ha una professione da far invidia, per giunta altamente proporzionale al sostentamento di molti dei suoi futuri clienti (è tra i migliori), ma si sente, allo stesso tempo, svuotato e senza vita nella sua vita privata.
Ma la sua vita viene sconvolta, e forse quando incontra Marilyn Rexroth (Catherine Zeta-Jones), l’ex moglie di uno dei suoi facoltosi clienti, che diventa un punto fermo dell’arte di monetizzare nel matrimonio. La donna, infatti, persegue una strategia: si sposa, ha diritto a ricevere somme consistenti nei suoi assegni mensili di mantenimento, divorzia e ancora. Modi confida enormemente nelle sue capacità.
Ma Miles inciampa nei suoi piani e i due si ritrovano a dover affrontare una questione relativa alla loro relazione omosessuale. Da qui nasce il conflitto tra i due, con colpi di mosse legali, festini hollywoodiani, blindatissimi patti scaramantici e un’incontenibile brama di potere. Il gioco che giocano si sviluppa, trasformandosi da un duello professionale in una seduzione reciproca, da una ricerca di verità e redenzione a un autentico coinvolgimento emotivo. L’ironia dei Coen rende questa storia una satira che mantiene il ritmo e la comicità grazie al suo montaggio serrato, sempre al limite tra il romanticismo sofisticato e quello troppo eccentrico.