Il p*rno alzerà l’età minima per diventare attore/attrice di film hard a 21 anni? Pare essere questa la direzione verso la quale sta andando il settore dei film a luci rosse, così da porre un argine ai tentativi di truffa messi in atto da un numero sempre più elevato di minorenni. Ad approfondire il fenomeno, sulle colonne di “Dagospia”, è l’autrice Barbara Costa, che sottolinea come Mark Spiegler, 71enne agente di famose star del cinema hard, ha rivelato due tendenze ampiamente diffuse: le neo18enni che puntano a fare carriera nel p*rno spinte dalle loro madri-manager disposte a qualsiasi compromesso e le/gli under 18 che vanno ai provini muniti di documenti falsi e si spacciano per maggiorenni.
Costa rivela: “Sul dark web, pagando sui 200 dollari hai in mano patenti e carte di identità con la tua vera foto e la data di nascita che preferisci tu. Allarmato dalla fluida potenza criminale disseminata nel web, Mark Spiegler da par suo da un po’ non accetta di provinare ragazze con età minima inferiore ai 21 anni, e non solo: sono preferite fanciulle con diploma di scuola superiore, meglio ancora se vi sono abbinati due anni di college. A Spiegler e all’ingresso di promesse p*rno non meno che 21enni si associa l’agente Dave Rock e altri colleghi”.
P*RNO ALZA L’ETÀ MINIMA PER ATTORI E ATTRICI? IL PRECEDENTE TRACI LORDS (E NON SOLO)
Barbara Costa su “Dagospia” ha poi evidenziato che nel p*rno vi è una paura atavica e paranoica di fare lavorare a propria insaputa un/una minorenne, in quanto in quel caso si materializza la galera. Basti citare, in tal senso, il caso Traci Lords, avvenuto a metà anni Ottanta: all’epoca, la donna aveva 15 anni e recitò in film per adulti con un nome e con documenti falsi, ingannando tutti.
Ecco perché si vuole alzare l’età minima nel settore. Anche Eva Angelina ha ammesso di aver cominciato a girare p*rno amatoriale “a casa mia, a 14 anni, rubando l’handy-cam dei genitori e filmando con quella. E non vedevo l’ora di averli, i 18 anni, per entrare e farlo professionalmente, il p*rno”. Da ultimo, Costa cita Alexandra Quinn, che “a 16 anni, con un passaporto falso, è volata a Los Angeles, decisa a fare p*rno con una carta di identità che le dava sei anni in più. Il suo è stato un debutto mica soft, e mica male, in quell’o*gia con donne e uomini”. Fu scoperta per una sua sbadataggine, ma per anni ingannò tutti.