SCENARI VERSO LE ELEZIONI EUROPEE 2024: LE PROIEZIONI YOUTREND SUI SEGGI IN UE
Con il divieto di pubblicazione di nuovi sondaggi politici scattato alla mezzanotte tra venerdì e sabato scorso, la corsa alle Elezioni Europee 2024 ha visto di fatto “cristallizzarsi” gli scenari elettorali, almeno quelli condotti con il supporto di numeri, indagini, rilevazioni e proiezione dei seggi per il prossimo Parlamento Europeo. Ma gli scenari politici e le “trattative” ecco quelle non si fermano mica con le regole (burocratiche) dei singoli sistemi elettorali: anche solo guardando alle ultime ore, dall’intervista di Weber (PPE) sulle alleanze post-Europee alle dichiarazioni reciproche di stima (e qualche “distanza”) tra Ursula Von der Leyen e Giorgia Meloni contribuiscono a rendere tutt’altro che statiche queste ultime due settimane prima del voto (in Italia l’8 e il 9 giugno 2024 prossimi).
Secondo l’ultima rilevazione di Europe Elects (condotta a livello europeo nel mese di maggio), riportata prima del silenzio elettorale anche a YouTrend – e pubblicata su “Il Tempo” domenica 25 maggio – lo scenario per i risultati del voto porterebbero alla conferma del PPE come primo partito ancora dopo 5 anni dalle scorse Europee. Dietro ai potenziali 183 eletti tra i popolari (di cui fanno parte Forza Italia e Noi Moderati), +1 rispetto ai risultati delle Europee 2019, resiste il PSE-S&D (Pd) con 140 possibili seggi, ben 14 in meno rispetto ai risultati di 5 anni fa. Al terzo posto le proiezioni di Europe Elects danno una sostanziale guerra a tre fra conservatori, liberali e identitari-sovranisti: secondo le ultime rilevazioni pre-silenzio, a pari merito troviamo gli 86 seggi di Renew Europe di Macron (PiùEuropa, Italia Viva e Azione) e l’ECR di Meloni (FdI), con saldo diametralmente opposto rispetto al 2019, visto che i conservatori-riformisti guadagnerebbero ben 24 seggi mentre i macroniani ne perderebbero 22. Insidia appena dietro l’ID di Lega e Le Pen con ben 84 seggi potenziali, 11 in più rispetto ai risultati di cinque anni fa: chiude la classifica delle proiezioni sui risultati il gruppo dei Verdi con 48, netto calo di 26 rispetto alle scorse Europee, la Sinistra con 44 seggi (+3) e il gruppo dei “non iscritti” con 49 eletti potenziali (-8), tra questi ci sono gli europarlamentari del M5s.
PROIEZIONI RISULTATI EUROPEE: “BOOM DELL’EURODESTRA. FLOP AVS E CENTRISTI AVVANTAGGIA…”
E in Italia cosa succederà? Il countodown delle due settimane pre-Elezioni Europee 2024 è cominciato e la bagarre per le ultime fasi della campagna elettorale entra finalmente nel vivo, con non ancora del tutto escluso un dibattito serrato tra le due principali candidate e capoliste di FdI e Pd, la Premier Giorgia Meloni e la segretaria dem Elly Schlein. Restano però le riflessioni sui numeri che i sondaggi politici hanno presentato ai nastri di partenza: come spiega il co–fondatore e direttore di YouTrend Lorenzo Pregliasco, nelle proiezioni dei risultati sul complesso sistema elettorale delle Europee, peseranno non poco l’ingresso o meno dei gruppi come AVS, Stati Uniti d’Europa (Renzi e Bonino) e Azione.
Secondo il n.1 di YouTrend infatti, se l’Alleanza Verdi-Sinistra con Ilaria Salis candidata non riuscisse a superare la soglia del 4% per entrare in Europarlamento – e così come SUE e Calenda – a beneficiarne sarebbero soprattutto i partiti più grandi: secondo i calcoli, lo scenario vedrebbero FdI passare dai 21 seggi potenziali di oggi ai 27 totali, 6 in più emersi dalle varie circoscrizioni; in secondo luogo, il Pd ne guadagnerebbe ben 3 rispetto ai 17 attuali, dunque un ottimo motivo per cui – spiegano – al Nazareno si tifa silenziosamente per la caduta dell’alleato Verdi-Sinistra in Parlamento italiano. Come sottolinea “il Tempo” nello scenario pre-Europee sui dati YouTrend, «nel Centro Italia, potrebbero lasciare la poltrona a uno tra Tarquinio, Nardella o Ricci. Gli altri due/tre seggi, invece, dovrebbero essere ripartiti, qualora nessuno dei piccoli superasse lo sbarramento, tra Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega». Se invece AVS riuscisse a superare il 4% ecco che in Europa potrebbero presentarsi 4 dei 5 capilista attuali, dunque la stessa Salis, Leoluca Orlando, Mimmo Lucano e l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino.
Se invece a fare “flop” fossero i centristi di Renzi e Bonino, 2 seggi potrebbero andare a FdI, 1 al Pd e 1 a FI o alla Lega: al netto dei vari incastri che saranno evidenti solo dopo i risultati effettivi delle Europee, il giudizio di Pregliasco è piuttosto netto, «C’è una partita aperta su tre fronti. Vicino al 4 per cento potrebbe succedere di tutto. Potrebbero farcela la sinistra, Azione e gli Stati Uniti d’Europa, come potrebbe non centrare l’obiettivo nessuno fra i contendenti». Un tema è chiaro più dei numeri e lo è da parecchi mesi ormai: la crescita del Centrodestra in Europa è palese ed evidente, tra ECR-Conservatori, ID-Lega-Le Pen e lo stesso PPE con Tajani. L’Eurodestra supera e di molto la sinistra secondo le previsioni e gli scenari attuali e potrebbe avere un peso nelle trattative post-Europee: secondo YouTrend però, sebbene il contributo di FdI con Meloni sarà fondamentale per la crescita dei Conservatori, in Italia il maggior peso farà da contraltare al calo della Lega rispetto al 2019, così come «Stabile il ruolo del Pd tra i progressisti europei, così come cambierebbe poco o nulla tra le file dei popolari». L’attesa è tutta dal 10 giugno in poi per capire se le proiezioni attuali saranno state confermate o se la forbice tra sinistra e destra sarà più ampia di quanto si ipotizzi oggi.