E’ stata resa nota la speciale graduatoria “Qualità della vita 2019”, redatta dal quotidiano Sole 24 Ore. Si tratta di una classifica in cui vengono inseriti i capoluoghi di provincia italiani, in base appunto alla qualità della vita dei cittadini degli stessi. La trentesima edizione di questa chart, pubblicata quest’oggi sia sul giornale cartaceo quanto sul sito online, vede per il secondo anno consecutivo in vetta la città di Milano. Il capoluogo lombardo si conferma la città migliore dove vivere, mentre il fanalino di coda spetta all’estremo sud, Caltanissetta (Sicilia). Si piazza nella top 20 Roma (precisamente al 18esimo posto), mentre Torino si trova al posto numero 33, in salita comunque di cinque posizioni rispetto all’elenco dell’anno scorso. La classifica sul benessere dei vari territori italiani viene stilata in base ad un preciso numero di indicatori di vita (esattamente 90), divisi a loro volta in sei macro aree tematiche.
QUALITÀ DELLA VITA 2019: I SEI TEMI ANALIZZATI NELLA CLASSIFICA
I sei temi trattati sono “Ricchezza e consumi“, “Affari e lavoro“, “Ambiente e servizi“, “Demografia e società“, “Giustizia e sicurezza“, “Cultura e tempo libero“. In generale, la classifica mostra una tendenza delle principali città italiane a salire in classifica, di conseguenza, il benessere dei loro cittadini è migliorato rispetto ad un anno fa di questi tempi. Cagliari ad esempio è salita di ben 24 posizioni ed ora è 20esima, a ridosso di Roma. Genova è invece 45esima (con un più undici rispetto al 2018), mentre Firenze si piazza in quindicesima posizione, con un balzo di sette posti. In generale si nota una netta spaccatura fra nord, centro e sud, con le città del meridione che occupano purtroppi i bassifondi della graduatoria. Napoli, seppur guadagnando cinque posti, si trova in 81esima posizione, Bari a quota 67 (anche se con un ottimistico +10), mentre Foggia e Crotone si trovano rispettivamente al penultimo e terz’ultimo posto.