• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Cronaca » RABBIA E CAOS/ “Chiudere tutto”, la ricetta di un governo che non conosce il paese

  • Cronaca
  • Politica
  • Economia e Finanza

RABBIA E CAOS/ “Chiudere tutto”, la ricetta di un governo che non conosce il paese

Salvatore Abbruzzese
Pubblicato 29 Ottobre 2020 - Aggiornato alle ore 10:42
Proteste contro il governo a Milano (LaPresse)

Proteste contro il governo a Milano (LaPresse)

Accanto a pochi violenti, da emarginare subito, c'è un intero mondo produttivo che manifesta contro il governo e le sue misure "tutto o niente"

C’è un’analogia flagrante tra il Covid-19 e le proteste di piazza: in un caso come nell’altro, ciò che preoccupa di più è la loro potenziale estensione. È proprio questa possibilità a preoccupare, più di quanto non lo facciano i fatti di cronaca e le percentuali giornaliere dei ricoveri, date con certosina quanto incosciente solerzia dai nostri media, senza rendersi conto delle conseguenze in termini di allarme sociale.


SUPERENALOTTO, SIMBOLOTTO, 10eLOTTO, EUROJACKPOT, LOTTO/ Numeri vincenti oggi 5 dicembre 2025


E le conseguenze rischiano di essere disastrose in quanto, sia in un caso che nell’altro, il livello di fiducia nei confronti delle istituzioni si rivela straordinariamente basso. Così il Covid spaventa quanto più sembra far emergere l’impossibilità del nostro sistema ospedaliero di “tenere le posizioni” in quanto, se a febbraio mancavano le mascherine, i respiratori e i posti in rianimazione, oggi scopriamo che mancano i medici e gli infermieri.


Liliana Resinovich a Quarto Grado/ Fra nuove testimonianze e l'alibi del marito Sebastiano Visintin


Quanto alle proteste preoccupano di meno i fatti di Torino, Roma e Napoli, quanto una loro estensione. Ed anche in questo caso preoccupa sinceramente un’informazione che, al pari delle notizie inutili e dannose del giornaliero “bollettino dei ricoveri”, dà un rilievo sproporzionato alla protesta violenta fino a promuoverla a vera e propria “notizia del giorno”, come se fosse veramente tale: cioè un evento imprevedibile.

Le perfomances dei professionisti della guerriglia sono certamente irritanti e tanto più indegne di un paese civile quanto più appaiono fuori luogo dinanzi al dramma che si vive nelle famiglie e negli ospedali: chi perde il lavoro vive un dramma che è comunque inferiore rispetto a chi ha perso la vita.


Lotto e Superenalotto, i numeri vincenti!/ Estrazioni e 10eLotto di oggi, Venerdì 5 Dicembre 2025


Ma è ancora più indecente lo sfruttamento mediatico e la spettacolarizzazione della notizia al fine di spostare il centro dell’attenzione dagli esercizi commerciali della ristorazione, le palestre, i cinema ed i teatri che chiudono, ai manipoli dei violenti che fanno audience. Se le proteste sono state civili, come è accaduto a Bologna, Firenze e Cagliari, perché rivolgere le telecamere alla protesta più violenta e quindi appariscente, come se fosse questa e solo questa a dare la misura di uno smarrimento collettivo ben più vasto?

I nostri operatori dell’informazione, selezionando le informazioni come se il problema dell’Italia fossero i cinquanta professionisti dello scasso organizzato e non le decine di migliaia di camerieri, commessi, piccoli impiegati che lavorano per stipendi modesti, che già da ieri sera sono tornati a casa, in quanto i responsabili degli esercizi presso i quali lavorano, al fine di ridurre immediatamente le spese ordinarie, sono stati costretti a sospendere l’accordo di lavoro. Esiste un’Italia, di proporzioni non trascurabili, che lavora ai margini, con contratti ai limiti della legalità, e la minaccia del solito: “o questo, o nulla” che è già rientrata a casa.


VACCINI COVID/ Dalla Corte alle Corti: la neutralità che manca e le partite aperte


Dietro i ristoranti della prima fila, vi sono gli esercizi di ristorazione da asporto in posizione più defilata, che vivono dell’immenso polverone provocato dalla fantomatica “movida” serale. Così come c’è un mondo piccolo che vive intorno ai teatri e ai cinema, nella piazza e nelle vie antistanti, per i quali i margini di manovra sono inesistenti: si chiude e basta. Questa nebulosa del lavoro precario, che vive tra le pieghe dell’economia del tempo libero, ha già ricevuto il suo benservito.

Accanto a questo mondo che torna nell’ombra ed a pochi gradini di distanza nella gerarchia economica, vi sono i ristoratori che cercano di tenersi in piedi, le palestre, gli operatori dello spettacolo, che fino a questo momento avevano “tenuto le posizioni”, cercando di limare spese e progetti. Anche per questi, lo “spegnete le luci” rischia di essere fatale.


INCHIESTA COVID/ E piano pandemico: come evitare l’errore di Speranza & co.


Il Censis ha reso pubblico ciò che il buon senso lasciava presagire. Gli italiani sono un popolo pieno di fiducia: aspetteranno fino a Natale, dopo di che si spegneranno province intere e il risultato non sarà la protesta di piazza, ma semplicemente l’ingovernabilità prodotta dall’arte di arrangiarsi e, accanto a questa, il declino di un terzo del Paese.

Che fare? Probabilmente quello che si sta già facendo, ma facendolo con più attenzione e maggiore moderazione. Se i teatri e i cinema possono realizzare spettacoli o proiettare un film mantenendo le distanze in sala, perché chiuderli? Se in palestra si controlla la temperatura e si adottano le norme di distanza fisica, perché chiuderla? Se gli autobus sono stracarichi, perché non rivolgersi ai pullman privati, per alleggerire l’affollamento e mantenere le distanze? Se un ristorante può mantenere la distanza fisica tra i suoi clienti, perché chiuderlo? Come si fa a non capire che quei sei/otto tavoli, opportunamente distanziati, sono meglio di zero?


INCHIESTA COVID BERGAMO/ Quella strana "giustizia" che ha bisogno degli untori


Non occorre molto per capire che la società, come l’economia, è un corpo delicato, fatto di persone vive. La cui reazione nei confronti delle direttive istituzionali è direttamente proporzionale all’autorevolezza che la singola istituzione è riuscita a conquistare, mostrandosi sollecita e attenta. Uno Stato che dà la percezione di programmare poco e di organizzarsi male, di non saper vedere la mancanza di medici e di infermieri e poi si presenta solo a dire che “bisogna isolare i violenti” – che è l’affermazione più ovvia del mondo – perde la propria credibilità assieme alla propria autorevolezza. Ed in democrazia non c’è male peggiore. Con un’epidemia in corso ed un lockdown alle porte non possiamo certamente permettercelo.

Leggi anche

  • VACCINI COVID/ Dalla Corte alle Corti: la neutralità che manca e le partite aperte
  • INCHIESTA COVID/ E piano pandemico: come evitare l’errore di Speranza & co.
  • INCHIESTA COVID BERGAMO/ Quella strana "giustizia" che ha bisogno degli untori

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Cronaca

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Cronaca

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net