Nel Regno Unito è stata mossa una proposta per vietare i matrimoni tra cugini: secondo il parlamentare Tory Richard Holden sono dannosi per l'integrazione
Nel Regno Unito si torna a discutere politicamente del controverso tema dei matrimoni tra cugini che da secoli sono considerati del tutto legali, seppur buona parte dei cittadini – specialmente quelli effettivamente britannici di nascita – li considera comunque un problema: non a caso i dati sono piuttosto bassi e crescono solamente se si va a guardare le comunità rurali, quelle islamiche, quelle di “nomadi” irlandesi e – sopratutto – quelle pakistane.
Prima di arrivare al dibattito che si è aperto in queste ore su spunta del parlamentare Tory (partito conservatore che attualmente siede all’opposizione dei laburisti) Richard Holden, vale la pena ricordare che la normalizzazione dei matrimoni tra cugini nella “vecchia Albione” risale a un editto di Re Enrico VIII: l’epoca è quella della rottura con la Chiesa di Roma passata alla storia con il nome di Scisma anglicano dal quale nacque la Chiesa d’Inghilterra.
Dal 16esimo secolo il matrimonio tra consanguinei – ma esclusivamente tra cugini di primo grado -, insomma, è del tutto legale e dopo un periodo in cui effettivamente la popolazione del Regno Unito ricorreva a questa possibilità, con il passare dei secoli la pratica è andata ad attenuarsi: gli ultimissimi, parziali, dati ci parlano di appena un 1% di matrimoni di questo tipo tra la popolazione inglese, che sale al 37% se si guarda alla sola comunità pakistana che vive nel Nord dell’Inghilterra.
La proposta Tory nel Regno Unito: matrimoni tra cugini vietatati per aumentare l’integrazione degli stranieri
Insomma, in altre parole, seppur sia legale il matrimonio tra cugini è una pratica divenuta ormai del tutto desueta, anche in forza degli studi che negli anni hanno confermato che i bambini nati da un rapporto tra consanguinei raddoppia l’incidenza (dal 3 al 6%) di incappare i problemi di salute congeniti: un tema particolarmente delicato e che spesso viene contestato dai sostenitori di questa pratica con il fatto che anche tra i bambini nati da una madre che beve alcolici durante la gravidanza o da una madre in età superiore ai 34 anni (pratiche comuni tra la popolazione britannica) si riscontra il medesimo dato sui problemi di salute.
Tornando a noi, la proposta mossa dal parlamentare Tory Richard Holden mira a proprio a dichiarare del tutto illegali i matrimoni tra cugini sul suolo britannico: secondo il parlamentare, infatti, si tratta di una pratica che “non è realmente adatta alla moderna società” e che ottiene il duplice effetto di “isolare dalla società” le comunità di “pakistani britannici e, in misura minore, di nomadi irlandesi”, creando una sorta di appartenenza clanistica.

Complessivamente la popolazione inglese sembra essere favorevole – secondo un sondaggio almeno il 77% della popolazione, che sale all’82% tra gli elettori di Reform UK – a bandire i matrimonio tra cugini e in tal direzione si sono mossi anche i politici norvegesi che già lo scorso anno hanno dichiarato illegale la pratica e lo stesso starebbero facendo anche i colleghi svedesi e quelli danesi con proposte attualmente allo studio delle maggioranze di governo; mentre nel Regno Unito resta piuttosto improbabile che la proposta Tory raccolga l’effettivo interesse della maggioranza laburista, al punto da calendarizzare la discussione.
