Renato Bosco ospite della nuova puntata di Bake Off Italia, talent show dedicato al mondo del bakery presentato da Benedetta Parodi. Il ‘re della pizza’ arriva per mettere alla prova i concorrenti della nuova edizione del talent show dopo aver conquistato l’Italia con la sua personale filosofia di pizza. Eppure tutto è nato in modo molto casuale come ha raccontato proprio il famoso pizzaiolo dalle pagine di finedivinglovers.it: “il mio percorso nel mondo della pizza è iniziato da adolescente. L’incontro è stato casuale: lavoravo come cameriere in una pizzeria storica del mio paese, i gestori erano salernitani. Un giorno il pizzaiolo si infortunò e mi chiese di dare una mano dietro al banco della pizza. Da subito si è innescato qualcosa, è stato davvero amore a prima vista”.
La pizza ha sicuramente cambiato la sua vita, visto che oggi si contano ben quatto pizzerie Saporè a Verona, Prato, Vicolungo e Milano. Un grande successo che il pizzaiolo in parte collega alla sua innata curiosità: “mi ha costantemente spinto ad approfondire la materia, ad investire nella mia cultura personale. a seguire corsi con professionisti del settore”.
Renato Bosco e la concezione della sua pizza
Ma qual è il segreto della pizza di Renato Bosco? Il pizzaiolo ha provato a raccontare dalle pagine di finedivinglovers.it: “il luogo nel quale mi sono sentito libero di esprimere e di portare avanti la mia filosofia l’ho inaugurato soltanto nel 2006, a San Martino Buon Albergo, in provincia di Verona. PizzadaRè inizialmente di una piccola pizzeria take away nella quale proponevo diverse tipologie di impasti e farciture inusuali”. Sicuramente nella sua carriera è stato importante seguire il corso del maestro Rolando Morandin: “iniziando a prendere dimestichezza con la pasta madre, ha rappresentato per me un momento di svolta. La mia idea di pizza è cambiata così radicalmente, decidendo di anteporre sempre la qualità alla quantità, al contrario di come si ragionava un tempo”.
Dopo il successo di PizzadaRè, Bosco si lancia anche nel nuovo progetto di Saporé. Tutto ha inizio nel 2009: “tre anni dopo l’apertura di PizzadaRè, ho deciso di aprire al civico a fianco Saporè. In prima battuta lo concepii come un locale dedicato alla gastronomia, sia da degustare in loco sia in forma take away. È stata trasformata poi in una sala degustazione, dove poter assaggiare le diverse tipologie di pizza già proposte da PizzadaRè. In entrambe le insegne Rè sta anche a rappresentare l’abbreviativo di Renato, a testimoniare che in ogni prodotto c’è molto di me”. A distanza di 12 anni Saporè può contare su cinque sale degustazione e quattro take away.