Ad un anno dalle promesse fatte dal Ministro Di Maio in merito alla sorte dei rider (food delivery ma non solo), e dopo un Decreto Sicurezza che non ha soddisfatto per nulla il popolo dei fattorini, sembra sia stata raggiunta l’intesa tra Movimento 5 Stelle e Lega per una norma pronta ad entrare in un prossimo decreto legge già annunciato dal leader M5s per il mese di settembre. «La norma è pronta», spiegano oggi fonti di Governo all’Agenzia Ansa: nello specifico, dovrebbe esserci il via libera alla copertura Inail e un mix sostanziale tra paga oraria e cottimo che dunque non subirebbe uno stop definitivo (come invece prometteva il M5s negli scorsi mesi, ndr). Dopo l’insediamento del Governo, Di Maio al Mise incontrò per primi proprio i lavoratori su biciclette che sfrecciano per le vie delle grandi città d’Italia: non vi furono però decisioni concrete né nel Decreto Dignità, né nel Decreto Crescita. Ora però l’accordo atteso per un anno sembra finalmente giunto e per i riders la speranza è che la loro condizione contrattuale possa cambiare già entro la fine del 2019.
RIDER, COSA PREVEDE L’ACCORDO LEGA-M5S
La norma preparata dai tecnici del Governo dovrebbe prevedere una paga in base alle consegne ma «in misura non prevalente»; non solo, la paga oraria verrebbe riconosciuta solo a condizione che per ogni ora si accetti «almeno una chiamata». La battaglia storica del Movimento 5 Stelle sarebbe portata a parziale risultato, se la norma venisse approntata così come è stata preparata dai tecnici del Mise con la collaborazione di Lega e M5s. «Non c’è più tempo per aspettare. I riders esigono e meritano tutele. Faremo un decreto legge per loro e per tutti i lavoratori che in Italia vengono ancora sfruttati», scrisse su Facebook alcuni giorni fa il Ministro Di Maio. Nonostante gli scontri interni alla maggioranza e una crisi di Governo “solo” congelata, ora l’intesa sembra raggiunta in ogni sua parte alla vigilia degli importanti passaggi in Parlamento tra Decreto Sicurezza bis e Tav. La proposta è a firma Patuanelli (M5s) e Romeo (Lega), entrambi capigruppo, e potrebbe arrivare nell’ultimo CdM prima della pausa estiva della convulsa politica italiana.