D'ora in poi chi getta rifiuti dall'auto sarà duramente punito: l'autista rischia multe fino a 18mila euro, la sospensione della patente e l'arresto

Tra i comportamenti più dannosi e pericolosi, ma anche – purtroppo – altrettanto diffusi, d’ora in poi chi getterà rifiuti di qualsiasi tipo dall’auto in corsa rischierà pene pesantissime che nel migliore dei casi potrebbero attestarsi sull’ordine delle migliaia di euro e nel peggiore potrebbero anche comportare l’arresto dell’autista, una denuncia penale e la confisca del mezzo: le novità, peraltro, sono già pienamente operative dallo scorso sabato, iscritte nero su bianco sul Codice della strada.



A tutti sarà capitato almeno una volta nella vita di essere in auto o su un mezzo pubblico e di notare che da uno degli altri veicoli sulla strada veniva aperto il finestrino e gettare dei rifiuti nella più completa noncuranza del resto degli utenti stradali: un comportamento ampiamente diffuso e del quale non abbiamo reali dati, ma che oltre a creare un evidente danno ambientale (oltre alla dispersione dei rifiuti in sé, si pensi a cosa potrebbe causare il mozzicone di una sigaretta in un’area boschiva secca), è anche pericoloso perché si potrebbe colpire un utente debole o causare una frenata improvvisa.



Cosa rischia chi getta rifiuti dall’auto: tutte le nuove pene introdotte nel Codice della strada

L’obbiettivo della modifica al Codice della strada è proprio quello di punire duramente chi getta i rifiuti – di qualsiasi tipo, dal più piccolo al più grande – dall’auto, comportamento già punito ma che richiede che l’autista sia colto sul fatto e fermato istantaneamente per comminare la sanzione: proprio questo punto è tra i più importanti della modifica al Codice perché ora gli agenti potranno intervenire anche in differita grazie al supporto delle telecamere di sorveglianza stradale; purché ci sia una foto nitida della targa del veicolo nell’atto di gettare i rifiuti.



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La sanzione dipende soprattutto dalla tipologia di rifiuto e dall’area in cui lo si disperde: se i rifiuti più piccoli (come le sigarette, i fazzoletti e così via) comportano, infatti, una sanzione fino a un massimo di 1.188 euro, per un sacchetto intero di può arrivare fino a 18mila euro; mentre nel caso in cui la dispersione sia in aree già inquinate, protette o naturali si rischia anche l’arresto e la reclusione fino a 5 anni e mezzo.

Non solo, perché se la dispersione di rifiuti avviene a bordo di un veicolo riconducibile a un’azienda la sanzione sarà doppia: la prima – con le pene descritte prima – a carico dell’autista e la seconda del proprietario dell’azienda con la confisca del mezzo e la detenzione fino a 5 anni e mezzo per il reato di “omessa vigilanza”; senza dimenticare che l’autista potrebbe anche incappare nella sospensione della patente – solo in caso di violazione penale, dunque non per la rifiuti più piccoli – fino a sei mesi.