RIFORMA PENSIONI 2025, IL PROVVEDIMENTI PER LA PA
Il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha firmato le indicazioni applicative per il trattenimento in servizio fino a 70 anni dei dipendenti pubblici introdotto dalla Legge di bilancio. La misura non potrà essere applicata nella magistratura, nelle forze armate e in quelle di polizia, oltre che ai Vigili del fuoco. Sarà l’amministrazione a individuare i potenziali dipendenti da trattenere in servizio, che dovranno poi dare il loro consenso e non saranno quindi obbligati a continuare a lavorare. Resta il vincolo di non superare il 10% delle facoltà assunzionali disponibili e l’impossibilità di richiamare in servizio i dipendenti già in quiescenza. L’Anief, tramite il suo Presidente nazionale, ha espresso una critica sul provvedimento.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI PACIFICO
Marcello Pacifico ha infatti spiegato che il Governo si è preoccupato di fare in modo che si possa restare al lavoro fino a 70 anni, ma non di far sì che i lavoratori possano più facilmente andare in pensione prima dei 67 fissati dalla riforma pensioni della Fornero. Questo vale in particolare per il personale della scuola che è tra l’altro sottoposto a un forte rischio di burnout, soprattutto nel caso degli oltre 235.000 lavoratori che hanno più di 60 anni. Per questo l’Anief continua a chiedere, anche tramite un’apposita petizione on line, che venga introdotta una finestra di pensionamento a 60 anni per il personale della scuola, con la possibilità di riscattare gratuitamente la laurea ai fini previdenziali.
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