Riforma pensioni 2025, la Cgil è pronta ad avviare ricorsi contro le misure che penalizzano i dipendenti pubblici
RIFORMA PENSIONI 2025, L’INIZIATIVA CGIL
Di fronte alla revisione delle aliquote sulle pensioni anticipate dei dipendenti pubblici, che potrebbe determinare un taglio della quota retributiva fino al 20%, la Cgil è pronta ad avviare ricorsi o contenziosi legali e invita pertanto quanti sono interessati dalla norma varata a fine 2023 a verificare la propria posizione presso le sue sedi in modo da valutare il da farsi. Restando in casa Cgil, la Segretaria di Falconara e Chiaravalle evidenzia come ci siano pensionati al minimo che, in virtù dell’aumento del loro assegno, incassano paradossalmente meno di prima in quanto rientrano nel primo scaglione Irpef. Una situazione che crea loro non pochi disagi e problemi economici rispetto a un costo della vita che non cala.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI BALLARÈ
Durante l’evento tenutosi a Roma per celebrare gli 80 anni di Manageritalia, il Presidente Marco Ballarè ha voluto ricordare che le pensioni dei manager, spesso oggetto di blocco parziale della rivalutazione o di contributi di solidarietà, sono il frutto di contributi versati durante una vita lavorativa caratterizzata da dedizione, impegno e responsabilità. Intanto, a fronte degli scossoni dei mercati degli ultimi giorni, il Presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello tranquillizza i sottoscrittori di fondi pensione evidenziando che le crisi finanziarie che si sono verificate dal Duemila sono state di fatto poi assorbite senza traumi dai fondi. È bene pertanto non farsi prendere dal panico.
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