Riforma pensioni 2025, i dati del Rapporto Inps, le parole di Gabriele Fava e di Marina Elvira Calderone

RIFORMA PENSIONI 2025, I DATI DEL RAPPORTO INPS

Dal Rapporto annuale dell’Inps presentato alla Camera emerge che nel nostro Paese l’età effettiva di accesso alla pensione nel 2024 è stata pari a 64,8 anni, in aumento rispetto ai 64,2 dell’anno precedente. Più nel dettaglio, l’età media per le pensioni di vecchiaia è stata di 67,2 anni, mentre per quelle anticipate è stata di 61,6 anni.



Un gap piuttosto importante, come quello che si registra a livello di genere, dal momento che gli uomini percepiscono un assegno del 34% più alto rispetto a quello incassato dalle donne. Infatti, se mediamente il reddito pensionistico lordo mensile è stato di 1.860 euro, quello degli uomini arriva a 2.143 euro, mentre quello delle donne si ferma a 1.595 euro. Tra l’altro le donne, causa carriere discontinue, vanno in pensione più tardi degli uomini.



RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI FAVA E CALDERONE

Presentando il Rapporto, il Presidente dell’Inps ha evidenziato che le misure di riforma delle pensioni varate negli ultimi decenni sono riuscite a contenere l’incidenza della spesa pensionistica sul Pil e che ora occorre rafforzare la partecipazione al mercato del lavoro per far sì che il sistema previdenziale resti sostenibile.

Fava ha anche ribadito che il sistema pensionistico italiano è solido, ma dovrà affrontare la sfida derivante dagli effetti dell’inverno demografico. Il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone ha invece ricordato che il Governo non intende innalzare l’età pensionabile, confermando la volontà di procedere a un congelamento dei requisiti per l’accesso alla quiescenza che dovrebbero aumentare di tre mesi dal 2027 per via dell’adeguamento all’aspettativa di vita.



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