Riforma pensioni 2025, si rincorrono ipotesi di intervento nella prossima manovra, ma sembra esserci un problema di costi

RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI BARUCCI

In un intervento pubblicato sull’Huffington Post, Emilio Barucci, Professore di finanza matematica al Politecnico di Milano, evidenzia che le ipotesi che si stanno rincorrendo in queste settimane su interventi di riforma delle pensioni da inserire nella Legge di bilancio si scontrano con un problema: hanno un costo che mette a rischio la sostenibilità del sistema pensionistico con ripercussioni sui conti pubblici e sui diritti previdenziali dei giovani.



Sulla stesa testata il capogruppo del Pd nella commissione d’inchiesta sulle ecomafie Stefano Vaccari sottolinea invece la necessità di un prelievo fiscale su patrimoni, rendite milionarie ed extraprofitti con ridistribuzione delle risorse a favore di lavoratori, nuovi occupati e pensionati.

RIFORMA PENSIONI 2025, I DATI DELL’ENPAF

Intanto l’Enpaf, ente previdenziale dei farmacisti, fa sapere di aver chiuso il 2024 con un utile vicino ai 250 milioni di euro e un patrimonio in crescita a 3,5 miliardi. Lo scorso anno sono state erogate circa 1.400 nuove pensioni, che hanno portato il totale complessivo degli assegni erogati sopra quota 27.600.



Ansa

Gli iscritti hanno invece superato le 101.000 unità. Al momento, quindi, le entrate derivanti dai contributi restano superiori alla spesa previdenziale dell’ente. Babara Gambino, dell’Usb PI Sicilia, sottolinea invece come i politici non dovrebbe stupirsi del problema delle basse pensioni cui vanno incontro gli ex Lsu/Lpu della regione dal momento che sono tra i responsabili di una situazione che ancora resta irrisolta.

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