Riforma pensioni 2025, il Partito democratico ha presentato un ddl relativo al part-time involontario con ricadute previdenziali
RIFORMA PENSIONI 2025, IL DDL DEL PD
Il Partito democratico ha presentato un disegno di legge a prima firma Susanna Camusso (ex Segretaria generale della Cgil) che interviene sul part-time involontario e che prevede ricadute anche sul piano previdenziale. L’idea principale è quella di rendere più certo l’orario effettivo di lavoro, di modo che non ci siano situazioni per cui il contratto a tempo parziale maschera situazioni di tempo pieno (o quasi). Per questo è anche prevista la trasformazione automatica in full time nel caso si lavori più del 20% rispetto alle ore pattuite. Per quanto riguarda le pensioni, è previsto che i requisiti minimi contributi vengano proporzionati all’orario effettivo. Dunque, si versano metà contributi solo se si lavora metà anno.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI FRENI
Intanto sembra essere ormai imminente l’approvazione del decreto contenente le linee guida sugli investimenti delle casse previdenziali. Il sottosegretario all’Economia Federico Freni, intervistato dal Sole 24 Ore spiega che l’obiettivo delle disposizioni è quello di dare più autonomia alla Casse e una maggiore responsabilità nella gestione dei loro asset. Repubblica, che ha visionato il testo del decreto, evidenzia che viene chiesto di dare priorità agli investimento nel sistema economico e produttivo nazionale. In qualche modo, quindi, si cercherebbe di invertire una rotta tracciata negli anni che ha portato le Casse a investire più all’estero che nel nostro Paese (solo il 37,3 delle attività totali a fine 2024).
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