Riforma pensioni 2025, non sono arrivati segnali particolari dai sindacati nelle piazze del primo maggio

RIFORMA PENSIONI 2025, L’ASSENZA DI SEGNALI

Il Primo maggio non è stato foriero di notizie particolarmente positive per quanti sperano in misura di riforma pensioni all’insegna di una maggior flessibilità. E questo non solo per via del mancato varo del decreto sul blocco dell’aumento dei requisiti pensionistici a partire dal 2027 che pure il Governo ha annunciato di voler approvare (anche se va ricordato che ha tempo fino alla fine dell’anno per farlo). Infatti, nonostante fosse una giornata di manifestazioni sindacali, non ci sono state particolari dichiarazioni dei leader delle principali confederazioni a favore dell’adozione di misure pensionistiche all’insegna della flessibilità o che ricordassero l’importanza di riaprire il confronto con il Governo sul tema.



RIFORMA PENSIONI 2025, L’INCONTRO GOVERNO-SINDACATI

Del resto le manifestazioni sindacali erano dedicate all’importante tema della sicurezza sul lavoro e più spazio è stato dato anche al tema dei salari visto che di quello si era parlato nei giorni immediatamente precedenti, complici anche le dichiarazioni del capo dello Stato. Resta da capire se nell’incontro tra Governo e sindacati previsto per giovedì si farà cenno al tema previdenziale o se invece ci si affronterà solo quello relativo alle misure per rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro dopo che il Governo ha spiegato di aver reperito risorse da stanziare su questo fronte, ma di voler discutere coi sindacati del loro utilizzo prima di adottare specifici provvedimenti. Non resta, quindi, che attendere.



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