Riforma pensioni 2025, l'Inps ha recepito le modifiche del Collegato lavoro sui termini di presentazione delle domande

RIFORMA PENSIONI 2025, LA NOVITÀ DEL COLLEGATO LAVORO

Come ricorda Il Sole 24 Ore, l’Inps ha recepito le modifiche apportate dal Collegato lavoro riguardanti i termini di presentazione delle domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso al pensionamento anticipato dei lavoratori precoci in modo che si uniformino a quelli previsti per l’Ape sociale. Dunque le nuove scadenze sono fissate al 31 marzo (con risposta dell’Inps entro il 30 giugno), al 15 luglio (con risposta entro il 15 ottobre) e al 30 novembre (con risposta entro il 31 dicembre) di ogni anno. Si continua intanto a discutere dell’indicizzazioni delle pensioni dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato legittimo il blocco parziale attuato dal Governo Meloni nel 2023 e nel 2024.



RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI BARBAGALLO

L’associazione nazionale dei pensionati aderenti alla Confartigianato ha chiesto al Governo di aprire un confronto per far sì che si possa arrivare a un meccanismo di rivalutazione che tuteli il potere d’acquisto dei pensionati. La Uilp, tramite il Segretario generale Carmelo Barbagallo, ha invece ribadito all’Esecutivo la necessità di tagliare le tasse anche ai pensionati e di ampliare la platea dei beneficiari della cosiddetta quattordicesima, oltre che aumentare l’importo della stessa. L’Inps, nel frattempo, ha emanato la circolare con cui chiarisce l’inquadramento previdenziale e contributivo dei creatori di contenuti digitali di modo che possano provvedere al versamento obbligatorio dei contributi previdenziali.



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