RIFORMA PENSIONI 2025, IL PUNTO DELLA UILPA
Nel spiegare quelle che sono le novità in tema di riforma pensioni 2025 per i dipendenti pubblici a seguito dell’approvazione della Legge di bilancio 2025, la Uilpa evidenzia che la scelta di fissare il limite ordinamentale a 67 anni, oltre a far sì che non ci sia il collocamento a riposo d’ufficio a 67 anni, comporta un ritardo nella liquidazione del Trattamento di fine servizio, dato che la prima tranche arriverà solo 12 mesi dopo il compimento dei 67 anni. Se già il tema della liquidazione era sentito dai dipendenti pubblici, vista anche la sentenza della Corte Costituzionale rimasta di fatto inapplicata, di sicuro diventerà ancora più caldo nei prossimi mesi e non mancheranno nuove pressioni sul mondo politico.
RIFORMA PENSIONI 2025, LA CONVENIENZA DEL RISCATTO DELLA LAUREA
Intanto Repubblica, con l’aiuto di Paola Ferrari, consulente indipendente di Consultique, ha cercato di fare un calcolo su quando convenga riscattare la laurea ai fini pensionistici, ricordando che questo non sempre consente di anticipare la data di pensionamento, ma può aumentare l’importo del futuro assegno. Per i giovani non sembra una scelta sempre opportuna, mentre chi percepisce redditi elevati può anche sfruttare il fatto che i versamenti per il riscatto sono deducibili in sede di dichiarazione. In ogni caso è sempre opportuno cercare di calibrare i possibili benefici e i potenziali svantaggi sulla propria situazione personale prima di prendere una decisione in merito al riscatto della laurea.
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