RIMINI, SOLDATI AGGREDITI DA RAGAZZINI
Nuova nottata di paura a Rimini, dopo la vicenda di Capodanno con un egiziano che ha accoltellato quattro persone in strada. Stavolta a seminare il panico sono stati alcuni ragazzi ubriachi che si sono scagliati contro alcuni soldati. La vicenda risale a venerdì, quando poco prima delle 23 è scoppiata una rissa in piazza Tre Martiri. I militari sono intervenuti per bloccarli, allertati da alcuni passanti, ma uno dei ragazzini ha iniziato a urlare: “Vi ammazzo tutti come facciamo noi in Tunisia, vi sgozzo tutti“.
I soldati fanno parte del settimo reggimento “Vega” dell’Esercito coinvolti nell’operazione “Strade sicure”, che prevede controlli in centro nel weekend a Rimini. I protagonisti di questa aggressione sono 5 giovani, tutti in condizione di alterazione, forse sotto effetto di alcol e sostanze stupefacenti. Uno di loro era a torso nudo, nonostante le basse temperature. Quando sono arrivati i soldati, alcuni ragazzi si sono dati subito alla fuga, in particolare tre che sono riusciti a scappare, invece due non sono riusciti a farlo, infatti sono stati bloccati.
VIOLENZA E MINACCE CHOC A RIMINI
Tra i ragazzi individuati c’era un minorenne tunisino che ha dato in escandescenza, arrivando ad aggredire i soldati e minacciando tutti, anche i passanti. “Vi sgozzo tutti… Appena esco vi ammazzo tutti come facciamo in Tunisia“, una delle minacce che ha rivolto ripetutamente ai militari. Inoltre, il ragazzino li ha colpiti e ha pure provato a togliere a uno di loro l’arma, senza fortunatamente riuscirci, anche perché comunque è stato bloccato, mentre un altro ragazzo provava a scappare.
Nel frattempo, sul posto a Rimini erano arrivati alcuni carabinieri e poliziotti, intervenuti per aiutare i soldati a riportare la calma e a fermare i due tunisini, i quali sono stati poi condotti in caserma, dove sono stati identificati. Il minorenne che ha aggredito i soldati è stato denunciato a piede libero: l’accusa di cui deve rispondere è resistenza e minacce a pubblico ufficiale. In effetti, è stato l’ennesimo caso di violenza, dopo la notte di paura di Capodanno. Anche stavolta sono state raccontate scene di paura, a partire dalla rissa, ma ci sono state anche minacce di morte anche ai passanti.
Sulla vicenda è intervenuto anche Matteo Salvini, che sui social ha espresso l’auspicio per punizioni molto severe nei confronti dei ragazzi che si sono resi responsabili di tale aggressione, dicendosi disponibile a mandarli in patria, dove però vicende di questo tipo non vengono affatto trattate con leggerezza dalle autorità locali.