Elezioni per il Parlamento in Nuova Zelanda: a vincere è stato il centrodestra, che era dato favorito nei sondaggi. Sono state scrutinate più del 96% delle schede, che danno per vincente il Partito Nazionale, il principale partito di centrodestra: ha ottenuto più del 39,1% dei voti. Fermo al 26,7% il Partito Laburista, che ha governato da solo il Paese negli ultimi sei anni, prima con Jacinda Ardern e poi con l’attuale primo ministro Chris Hipkins. La Nuova Zelanda, come riporta Il Post, avrà ora il governo più di destra da decenni.
Il nuovo primo ministro sarà Christopher Luxon, leader del Partito Nazionale: questo formerà una coalizione di governo con ACT, piccolo partito di orientamento liberista che ha ottenuto il 9% dei voti. Il nuovo premier ha 53 anni ed è l’ex amministratore delegato della compagnia aerea nazionale Air New Zealand. È nel parlamento neozelandese dal 2020, anno della sua prima elezione.
Elezioni Nuova Zelanda: il centrodestra vince sui Laburisti
Alle elezioni parlamentari dell’ottobre del 2020 in Nuova Zelanda, i Laburisti avevano ottenuto quasi il 50% dei consensi, confermandosi alla gestione del Paese: un plebiscito dovuto anche alla gestione dell’epidemia da Coronavirus, considerata tra le migliori del mondo. I neozelandesi attraversano però da qualche tempo un periodo nel quale hanno, in generale, una sensazione di “stanchezza e frustrazione”, legata all’inflazione e all’aumento dei tassi dei mutui, come spiega Il Post.
I consensi nei confronti del Partito Laburista avevano iniziato a scendere già durante il secondo mandato di Ardern. Durante la campagna elettorale, i partiti avevano spinto su argomenti economici oltre che sul tema dell’aumento dei crimini nel Paese e quello delle disuguaglianze tra non maori e maori. Luxon, grazie al largo consenso, potrà governare senza allearsi con New Zealand First, partito conservatore, nazionalista e populista, al 6,5 per cento dei consensi. Al terzo posto si è posizionato il partito dei Verdi con il 10,7.