Roberta Bruzzone torna a Ballando con le Stelle nei panni di ‘psicologa’ delle coppie e dei vip in gara. E sul lavoro di criminologa dice…
Roberta Bruzzone: “Il mio è più che un lavoro”
Nel corso degli anni, poi, Roberta Bruzzone è stata oggetto di numerose critiche e vere e proprie detrazioni, anche se ad oggi nega di essersi sentita discriminata (in quanto donna e non solo): “C’è stata sicuramente della gente che ha cercato di mettermi i bastoni tra le ruote inventando sul mio conto qualunque calunnia e fantasia giocando sicuramente anche sul fatto che io fossi donna ma non era quello il motivo. Hanno cercato, non solo uomini ma anche donne, di mettere in giro false voci dicendo che non avevo titoli (circostanza che è stata ampiamente smentita nelle debite sedi)”. Ciononostante, Roberta non ha mai pensato di abbandonare, dandola vinta a chi la screditava: “No, non l’ho mai avuta questa tentazione perché svolgo da tanti anni questa professione che ho voluto fortemente. Mi dà una pienezza enorme poter essere utile a chi c’è ancora perché spesso le famiglie delle vittime devono avere delle risposte ed è fondamentale che le ricevano in maniera affidabile per far in modo che emergano verità e chiarezza. Insomma non è soltanto un lavoro ma è proprio una missione!”.
I consigli di Roberta Bruzzone agli aspiranti criminologi
Se dovesse dare un consiglio a quanti – tra i giovani – ambiscono a fare il suo stesso mestiere, Roberta Bruzzone direbbe “di restare nel proprio perimetro professionale, a seconda del proprio interesse”. Ecco spiegato in che senso: “Se interessa di più l’indagine sulla mente laurearsi in psicologia o prendere la specializzazione in psichiatria, se l’interesse è più di tipo scientifico magari laurearsi in fisica o biologia. Purtroppo molto alto è il rischio che tuttologi o gente totalmente improbabile si accrediti ma in tribunale poi non vengono ascoltati”.