Roberto Alessi è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, lunedì 16 maggio 2022. Il direttore di “Novella 2000” e direttore editoriale del settimanale “Visto” ha detto la sua sull’Eurovision Song Contest 2022 di Torino, concentrando in particolare le sue riflessioni sulle guest star che hanno animato la kermesse che ha premiato la Kalush Orchestra, rappresentante musicale dell’Ucraina. In primis, il giornalista ha parlato della performance di Gigliola Cinquetti, che “è un esempio che dovrebbero seguire molti giovani. Io ho seguito per molti anni la sua maturazione artistica, fino a che è arrivata al teatro e ai recital. Ha condotto moltissime battaglie per le donne ed è un grande talento che ha saputo migliorarsi con l’età”.
Spazio, poi, a un commento sui Maneskin: “Damiano David mi colpisce molto, così come tutti gli altri componenti della band. Sono ragazzi estremamente perbene. A parte il fumo, che non perdono loro, Damiano fa anche la raccolta differenziata e l’ho visto personalmente… Più di così non si poteva avere!”.
ROBERTO ALESSI: “ALESSANDRO MAJA SEMBRA DETESTASSE LA SUA FAMIGLIA”
Nel prosieguo di “Storie Italiane”, Roberto Alessi ha espresso la propria opinione sulla strage di Samarate, nella quale hanno perso la vita Stefania Pivetta, 56 anni, e la figlia Giulia, 16 anni, per mano del marito-padre Alessandro Maja (57), il quale ha anche ferito gravemente l’altro suo figlio, Nicolò (23 anni).
Alessi, nel dettaglio, ha evidenziato quanto segue su Rai Uno: “Ho pensato al raptus e all’incapacità di intendere e di volere, però c’è da dire che c’è un’ossessione per il denaro che ha portato sicuramente al raptus. Ricordo che la vicina di casa che ha soccorso Alessandro Maja ha sentito un insulto irripetibile nei confronti dei suoi cari. Sembra che lui detestasse la moglie e i figli in quanto spendevano troppo. Peraltro, la moglie Stefania aveva cominciato a lavorare, vendendo prodotti di parafarmacia, di bellezza, di dimagrimento, dunque non era una persona che intendesse essere mantenuta”.