TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA: “ROBERTO FORMIGONI LASCIA I DOMICILIARI”
Roberto Formigoni lascia gli arresti domiciliari: l’ex Presidente della Regione Lombardia ha ottenuto dal Tribunale di Sorveglianza di Milano l’affidamento in prova ai servizi sociali come chiedevano i suoi legali difensori ormai da due anni. A poco più di un anno dal termine della pena stabilita dalla sentenza per il caso Maugeri (condanna definitiva per corruzione), Formigoni ottiene di poter abbandonare la detenzione: dal febbraio al luglio 2019 l’ex “Celeste” era stato detenuto nel carcere di Bollate, salvo poi ottenere dal Tribunale di Sorveglianza gli arresti domiciliari in base al fatto che sussisteva il requisito della «collaborazione impossibile». In sostanza, Roberto Formigoni essendosi sempre professato innocente secondo i giudici non poteva più collaborare per svelare ulteriori dettagli sul caso Maugeri, da qui la possibilità di lasciare il carcere.
Ora però la lunga battaglia giudiziaria giunge al termine: l’istanza per l’affidamento ai servizi sociali la difesa di Formigoni l’aveva presentata nell’autunno 2020, non appena la pena era scesa sotto i 4 anni per legge. Ci sono voluti però due anni prima che i giudici del Tribunale di Sorveglianza accogliessero l’istanza e riportassero in libertà l’ex Governatore lombardo: il caso è stato rinviato diverse volte per via dei ritardi dovuti alla pandemia, anche se va riconosciuto come in questi mesi Formigoni ha potuto comunque beneficiare di alcuni permessi per la buona condotta.
ECCO COSA FARÀ ORA L’EX PRESIDENTE ROBERTO FORMIGONI
Secondo quanto riportato dal “Corriere della Sera”, che cita il documento del Tribunale, Roberto Formigoni è stato affidato ai servizi sociali in quanto ha sempre accettato la sentenza – pur dichiarandosi sempre innocente e senza alcuna responsabilità nelle accuse a suo carico per corruzione – e non ha «mai commesso violazioni nel corso della sua detenzione domiciliare». I giudici di Milano hanno così concesso l’affidamento in prova «per favorire il suo reinserimento sociale». Come richiesto dallo stesso Formigoni, l’ex Presidente di Regione Lombardia insegnerà italiano alle suore straniere che assistono anziani disabili presso la struttura del Piccolo Cottolengo Don Orione di Milano.
Secondo quanto rivelato dall’ANSA e da “LaStampa”, Formigoni potrà stare fuori dalla propria abitazione solo dalle ore 7 del mattino fino alle 23: non potrà uscire dal territorio della Lombardia e non potrà fare uso di sostanze stupefacenti, così come non potrà frequentare «pregiudicati, tossicodipendenti e alcoldipendenti». La fine pena per l’ex Governatore è previsto per marzo 2024.