Un prete è stato preso a pugni e schiaffi ieri mattina a Roma. L’aggressione è andata in scena alla Basilica del Sacro Cuore, in via Marsala, e a farne le spese è stato don Guido Panella. Il parroco ha perdonato la donna senza fissa dimora che lo ha aggredito, ma è ancora scosso per quanto accaduto. “Sembrava indemoniata“, dice ai microfoni del Messaggero. “Urlava e sbraitava, era impossibile riuscire a calmarla“. Anche la comunità è scossa. Negli anni ha assistito ha diversi episodi, ma mai come quello accaduto nella mattinata di ieri.
Stando a quanto ricostruito, erano le ore 08:25 quando don Guido Panella era nel confessionale, un confratello invece celebrava la messa. A quel punto un uomo senza fissa dimora è entrato in chiesa e ha cominciato a inveire contro tutti. Il parroco è intervenuto per calmarlo: “Gli ho chiesto di stare buono, gli ho anche dato un euro“. L’uomo è uscito, quindi si pensava che la situazione fosse tornata alla normalità, invece qualche minuto dopo è tornato con altre due persone.
“URLAVANO E SALIVANO SULL’ALTARE…”
Il gruppetto ha cominciato a percorrere le navate della chiesa infastidendo i fedeli presenti. I tre, in evidente stato di alterazione, si sono rivolti anche in maniera molto aggressiva, infatti dall’ufficio del parroco della Basilica del Sacro Cuore, di fronte alla stazione Termini di Roma, è partita una chiamata alla polizia. “Infastidivano tutti, abbiamo anche dovuto fare schermo a le persone che facevano la comunione. Urlavano e salivano sull’altare“. Don Guido Panella, in attesa che arrivasse la volante, ha provato a calmare i tre ma senza riuscirci. “Qui passa chiunque e noi accogliamo chiunque, ma nessuno aveva mai fatto una cosa del genere“, racconta il parroco.
In quel momento erano presenti alcuni pellegrini in visita da Rimini che sono rimasti scioccati nell’assistere a queste scene. La donna di colore, in particolare, se l’è presa particolarmente col prete, ma a quel punto fortunatamente è arrivata la polizia. Alla vista degli agenti i due clochard sono usciti dalla chiesa, invece la donna continuava ad inveire e prendere a schiaffi il prete. Immobilizzata dai poliziotti, è stata poi accompagnata negli Uffici del commissariato del Viminale per essere identificata, visto che non aveva documenti con sé. Il prete, invece, non ha dato seguito alle sue facoltà di legge.