La storia di Rosa è stata raccontata nel corso della trasmissione Da Noi a Ruota Libera, in onda su Rai1 e condotta da Francesca Fialdini. Rosa è stata una delle tante vittime di violenza domestica ed ha voluto raccontare la sua storia in tv per lanciare un messaggio importante. “Avevo 14 anni, ero una bambina, lo avevo conosciuto al liceo, è stato un grande amore finito male ma con la consapevolezza che oggi sorrido”: così è iniziato il suo racconto legato ad una parte molto lunga della sua vita.
La donna ha ammesso di essersi completamente affidata a lui: “Siamo stati fidanzati per 10 anni” ha spiegato; poi decidono di sposarsi, lei aveva 23 anni. All’improvviso iniziano a comparire i primi segnali: “il fatto che poteva essere differente dagli atteggiamenti che poteva avere il mio papà. Siamo condizionati da determinati atteggiamenti su quanto vissuto nella nostra infanzia, un rapporto con il genitore. È importantissimo avere anche degli esempi”.
Rosa, vittima di violenza domestica: la sua storia
Poco alla volta il rapporto tra Rosa ed il compagno inizia a vacillare: “Il rapporto inizia a diventare preoccupante quando ho avuto la prima gioia, quella di diventare mamma e lì iniziarono le prime avvisaglie sulle quali lui era un pochino restio, non voleva diventare padre. C’era sempre un perché”, ha proseguito la donna. Quando gli disse che sarebbe diventato padre “ha pianto”. “Con la maturità di oggi, magari se si fosse avuto un dialogo… ma non c’era. Io resto incinta e lui ci rimane male. Inizia a offendermi, a dire che non era il momento di avere un figlio”, ha raccontato Rosa.
Le botte iniziano quasi da subito perché “non si dialogava, era una persona che forse andava aiutata e che adesso sta facendo un suo percorso perché l’aiuto dal mondo esterno è un po’ restio”, ha proseguito Rosa. Nel frattempo la donna resta incinta per la seconda volta. Solo dopo 13 anni è riuscita ad allontanarsi dal suo ex marito: “quello è stato il momento in cui ho capito che tutto iniziava a pesare sulle mie spalle perché pur avendo chiesto aiuto, ho dovuto combattere con i fantasmi”. Rosa trova il coraggio di andarsene, anche se c’è stato anche un processo e una condanna. Oggi è diventata una donna emancipata e gestisce un gazebo a disposizione di tutte le donne che hanno problemi di violenza domestica: “è una associazione a tutela di donne e ragazzini, cerchiamo di ovviare le problematiche che io ho incontrato nel mio percorso di vita”, ha chiosato.