A Mattino5 l’intervista ad Alessandro Tomassetti, il legale della preside del liceo Montale, Sabrina Quaresima, accusata di avere una relazione con uno studente. “E’ stata messa alla gogna la donna e la professionista, hanno terremotato vita, quotidiano e famiglia. il riferimento ai figli non è casuale, pensiamo alle conseguenze di questo atteggiamento”. Quindi ha proseguito: “Non si è configurato alcun reato e non c’è alcuna indagine della magistratura, non credo che sia stato fatto un’esposizione del genere per persone che si sono marchiati di reati più gravi, come pedofilia e mafia. Perchè tutto questo? Siamo ancora vittime di una visione di donna e professionista arretrata e ho notato che alcuni mezzi di informazione che propugnano una visione alta della donna, nel momento in cui debbano trattare professionalmente l’immagine della donna la trattano ancora come 50 o 100 anni fa, è inaccettabile. La figura della donne credo sia stata gravemente lesa e noi di questo chiederemo conto nella sede più opportuna e attraverso una richiesta di risarcimento del danno che sia consistente, record, che possa servire da esempio per la dottoressa e tutte le persone che si trovano nelle stesse condizioni”. Poi il legale ha continuato: “La dottoressa quaresima viene da 20 anni di docenza, parte dei quali passati in una delle scuole più importanti di Roma. Ha sempre propugnato una docenza aperta e disponibile, con modalità di interazioni contemporanea con i ragazzi con i messaggi di whatsapp e questo non ha mai creato problemi. gli ex allievi hanno inviato una lettera in cui riconoscono il valore umano della preside”.
Federica Panicucci chiede quindi se non vi sia un complotto: “E’ in corso l’ispezione dell’ufficio scolastico regionale condotta con grande professionalità e sensibilità e accortezza, siamo sereni. la volevano allontanare? Forse era un po’ scomoda, forse il giovane è stato un po’ strumentalizzato. I messaggi allo studente una leggerezza? io non li conosco, ricordo l’intervento del garante della privacy tenendo conto che sono stati strumentalizzati da primarie strumenti di informazione. La modalità di interazione con lo studente è frutto di un’esperienza 20ennale, che dicevo prima. Gode di precedente assolutamente positivo, gli studenti le riconoscono umano e grande apertura”.
SABRINA QUARESIMA, PARLA L’AVVOCATO: “NON DOVEVA RISPONDERE AD UN PETTEGOLEZZO”
“Serviva una presa di posizione? – ha proseguito il legale – sono state solo voci riferite e poi la strumentalizzazione di queste voci. Era stato richiesto il ritorno della dirigente per poter interagire con il ragazzo, poi quando è tornata nessuno ha più richiesto il suo intervento. Lei ha portato avanti il suo ruolo con responsabilità. Complotto? Se c’è stato è avvenuto attraverso una modalità di informazione sconcertante, e qualsiasi risarcimento non sarà mai idoneo, è stata rasa al suolo la sua vita. Giustificarsi di fronte a cosa? Ad un pettegolezzo, è anche un amplificare certe voci. Attendiamo le valutazioni dell’ufficio regionale scolastico, lo stato d’animo della mia assistita è di smarrimento, è stata sconvolta, una persona che nonostante il terremoto va a scuola ogni giorno in condizioni che non auguro al mio peggior nemico”.
“Cosa rischia la dirigente? – ha proseguito l’avvocato di Sabrina Quaresima – ci sono provvedimenti disciplinari, il licenziamento sembrerebbe al di fuori dell’orizzonte”. Poi in conclusione ha spiegato: “Gli insegnanti hanno espresso solidarietà, molti di loro, e li ringraziamo, così come molti studenti, le voci degli studenti non sono solo negative, sono molto apprezzate, la loro spontaneità scalda il cuore e in questo momento ne ha davvero bisogno la preside”.