Salvini a Ore 14 Sera rilancia l'idea della leva obbligatoria, no all'educazione sessuale ai bimbi di 3-4 anni e si dice fiducioso sul Ponte sullo Stretto

SALVINI RILANCIA IL PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO

Dal Ponte sullo Stretto di Messina al caso della “famiglia del bosco“, passando per la leva obbligatoria, il ddl stupro e il rapporto con la giustizia: sono i temi affrontati a Ore 14 Sera da Matteo Salvini. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha difeso il progetto del Ponte e si è detto fiducioso del fatto che il progetto si possa realizzare anche dopo il recente stop della Corte dei Conti, perché i rilievi sono “ampiamente superabili“. Infatti, il leader della Lega ha assicurato che risponderà “punto su punto” e, laddove necessario, riscriverà alcuni atti, perché l’obiettivo resta quello di aprire i cantieri entro la fine del suo mandato.



Molto duro è stato, invece, sul caso della famiglia del bosco, infatti ha definito un “atto di violenza” e un “sopruso ingiustificato” la decisione del tribunale dei Minorenni di procedere con l’allontanamento dai genitori. Salvini ha ricordato che i genitori praticano homeschooling, come altre 16mila famiglie italiane, i figli erano cresciuti in un ambiente naturale senza tecnologie, non c’erano elementi di abuso o violenza domestica.



Matteo Salvini al Meeting di Rimini: il plastico del Ponte sullo Stretto (ANSA 2025, Dorin Mihai)

Il vicepremier ha anche contestato la motivazione dei giudici sul rischio di “bullismo” dovuto alla scarsa socialità, segnalando che si tratta di un fenomeno maggiormente presente nelle città, tra baby gang e violenza urbana. Ha anche fatto un confronto con i campi rom, perché ritiene che i servizi sociali siano capaci di interventi “veloci con i deboli“, ma poi sono assenti nei luoghi di degrado reale.

DALLA LEVA OBBLIGATORIA ALLA LOTTA ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Matteo Salvini, nel corso del suo collegamento con Ore 14 Sera, ha anche rilanciato la proposta della Lega sulla leva obbligatoria, spiegando che non dovrebbe essere solo militare, ma universale e di 6 mesi, rivolta a ragazzi e ragazze, focalizzata su protezione civile, pronto soccorso, volontariato e spegnimento incidenti, una educazione civica pratica per contrastare baby gang e degrado sociale. Ma per il segretario del Carroccio non dovrebbe essere volontaria, ma obbligatoria.



In merito al tema della lotta alla violenza contro le donne, ha rivendicato l’approvazione del Codice Rosso e contestato la formulazione del ddl stupro, basato sulla mancanza di consenso attuale e libero, in quanto lo ritiene troppo ampio e soggettivo, vulnerabile a strumentalizzazioni in separazioni e divorzi. Ma Salvini teme anche che possa creare un sovraccarico dei tribunali e confondere i casi di violenza reale.

Invece, propone la castrazione chimica per pedofili e stupratori, non essendoci margine di recupero per loro. Ed è favorevole all’educazione affettiva e sessuale nelle scuole, ma solo dopo una certa età, infatti è contrario per le scuole materne, dove ci sono alunni di 3-4 anni.

LE CRITICHE DI SALVINI AL SISTEMA GIUDIZIARIO

Sul caso di Imane, la donna aggredita brutalmente a Milano da un uomo senza fissa dimora, senza documenti, con due coltelli, la posizione di Salvini è netta: vuole che il responsabile venga espulso immediatamente, infatti ha criticato il fatto che fosse libero di circolare, denunciando un sistema giudiziario “troppo generoso con i violenti“.

Ma da parte sua c’è anche una critica generale al sistema, infatti ha evidenziato mancate convalide di arresti da parte della magistratura, scarsa protezione di donne e bambini e casi tragici come quello del piccolo Giovanni, lasciato con la madre con problemi psichiatrici, che poi lo ha ucciso.

Dunque, arriva a esprimere una critica trasversale al sistema giudiziario italiano, dai giudici che intervengono in modo eccessivo dove non c’è pericolo, come nel caso della famiglia del bosco, alla lentezza o inefficacia in casi di violenza, degrado o criminalità, passando per la gestione dei campi rom e le convalide di arresti nei casi di aggressori clandestini. Infine, ha auspicato che al referendum sulla giustizia vinca il Sì.