Sanremo 2026 resta nella sua casa di origine, ma il futuro è incerto: ecco a quali condizioni il Comune potrebbe sciogliere l'accordo con la Rai
Il Festival di Sanremo 2026 continuerà a svolgersi nella sua ‘casa’ abituale, nella città dei fiori. Un accordo che la Rai e il Comune hanno raggiunto dopo una lunghissima contrattazione, che aveva portato a valutare anche scenari alternativi per quanto concerne la location. Ora però è ufficiale che il Festival della canzone italiana continuerà a restare nel suo territorio di origine, come accade da sessant’anni a questa parte. Come dicevamo, nelle fasi più complicate della trattativa si era pensato anche ad un possibile trasferimento del Festival, con città come Torino e Napoli pronte ad accogliere l’evento.
Nel momento più intricato, però, le parti hanno raggiunto un’intesa che sembra aver accontentato sia la Rai sia il Comune di Sanremo. Un accordo che stando a quanto trapela, ammonterebbe ad un corrispettivo di circa sei milioni e mezzo di euro al Comune di Sanremo, oltre ad una percentuale derivante dagli introiti della pubblicità.

Sanremo 2026 resta in Liguria, ma il futuro è ancora incerto: in caso di calo degli ascolti…
L’accordo sembra aver soddisfatto tutte le parti coinvolte, mettendo di fatto una bella pezza alle tante problematiche e alle distanze emerse nel corso della trattativa. Sanremo vuole dunque essere non solo città ospitante, ma anche partner attivo nella manifestazione. Curioso che all’amministrazione locale sia stata data la possibilità di rompere ogni accordo in caso di calo degli ascolti.
A quanto pare infatti, in caso di un cospicuo calo – si vocifera di circa 15 punti rispetto alla media delle precedenti edizioni – il Comune potrebbe sciogliere il suo accordo con la Rai. Uno scenario assai improbabile ma che va a tutelare la città ospitante. Il contratto, ad ogni modo, coprirà fino all’edizione 2028, con la possibilità di una proroga.
