La Rai rischia di perdere il Festival di Sanremo: approvato il nuovo bando per l'organizzazione della kermesse, tutti i dettagli

Il Comune di Sanremo sfida la Rai. A distanza di poche settimane dalla fine del 75esimo Festival della Canzone Italiana, è scoppiata una nuova polemica che potrebbe compromettere il futuro della kermesse musicale nella Tv di Stato. Com’è noto, lo scorso dicembre, è stata resa nota la sentenza del Tar della Liguria, che ha dichiarato illegittimo affidare in modo diretto il Festival esclusivamente all’azienda. Nonostante non sia stata ancora definita la decisione del Consiglio di Stato sul ricorso della Rai contro questa sentenza, il Comune della città ligure è comunque andato avanti nella sua “lotta”.



Cos’è successo esattamente? L’amministrazione ha lanciato un bando per una gara pubblica, volta a selezione il nuovo organizzatore della kermesse per le edizioni del 2026, 2027 e 2028, con la possibilità di proroga per altri due anni. Insomma, si tratta di un affronto non indifferente, che potrebbe spalancare le porte ad un cambiamento storico. A partire dal prossimo anno, l’evento più importante dello spettacolo italiano, infatti, potrebbe non andare più in onda sulla Rai per la prima volta in 75 anni.



Sanremo dice addio alla Rai? Cosa succederà con il nuovo bando per l’organizzazione del Festival

Ma, a chi è rivolto il bando e chi si può candidare per assumersi l’organizzazione del Festival di Sanremo? Stando a quanto si legge, il bando è aperto a “operatori economici fornitori di servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro, titolari di un canale generalista nazionale e con dimostrate capacità di organizzazione di eventi di particolare rilevanza”. Di conseguenza, tanto la Rai come Mediaset, Sky e Discovery potrebbero prendere parte alla gara e, chissà, ottenere la guida del Festival per i prossimi anni. Tuttavia, ci sono delle condizioni importanti da rispettare: il Comune dovrà avere un corrispettivo di 6,5 milioni di euro all’anno e una percentuale non inferiore all’1% su tutti i ricavi pubblicitari relativi al marchio del Festival.



Non solo, il partner scelto sarà obbligato a occuparsi e trasmettere anche altri eventi come “Sanremoinfiore” e altre manifestazioni scelte dal Comune. Ovviamente, i piani alti della Rai non hanno reagito affatto bene di fronte a questa notizia, che ha scatenato un malcontento generale. La perdita del Festival della Musica Italiana rappresenterebbe a dir poco un duro colpo per l’azienda. Stando a quanto riportato da Adnkronos, però, le tempistiche ridotte per un’organizzazione così complessa quella di Sanremo hanno spinto il Comune a procedere comunque con il bando, ancor prima di conoscere la decisione del Consiglio di Stato.