Giubileo dei Giovani 2025 con la Santa Messa e l'Angelus di Papa Leone XIV: l'omelia davanti ad un milione di ragazzi a Tor Vergata. “La speranza è Gesù”
L’OMELIA DELLA SANTA MESSA, L’AMICIZIA IN CRISTO E L’UNICA VERA SPERANZA PER I GIOVANI
Ispirandosi alla santità cristiana, sulla scia di esempi e testimoni come Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, i ragazzi raccolti in una folla oceanica questa mattina alla Santa Messa per la conclusione del Giubileo dei Giovani 2025 hanno trovato in Papa Leone XIV non solo una guida salda e retta, ma un amico che si prende cura di loro e gli indica l’unica vera speranza di pace e felicità, Gesù Cristo.
Dopo essere tornato poche ore dopo la Veglia nella medesima spianata di Tor Vergata, il Santo Padre ha prima benedetto e salutato la giovane folla davanti a lui, e poi celebrato l’eucaristia con una intensa omelia che potete trovare qui non appena sarà pubblicato il testo dal Vaticano. «Siamo esili, fragili, facili a spezzarsi, ma la tempo stesso siamo parte di una meraviglia», sottolinea nel commento delle letture e del Vangelo il Pontefice Leone XIV.
Il cuore umano aspira di continuo ad una vita tutt’altro che ferma o statica, ma semmai ad una «esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell’amore»: davanti all’eterna esigenza di felicità, l’unica vera risposta che soddisfa è quella del Signore. «Carissimi giovani, la nostra speranza è Gesù. È Lui, come diceva San Giovanni Paolo II, che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande», aggiunge Papa Leone XIV chiudendo l’omelia della Santa Messa sotto la Pala di Calatrava davanti ad un milione di ragazzi e ragazze.
Quel qualcosa di grande che fa tenere uniti i cristiani e li prepara a quella amicizia eterna, da coltivare con preghiera, carità e comunione: come insegnano i grandi prossimi santi Frassati e Acutis, chiosa il Pontefice, «Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno». Solo così si potrà vedere crescere quotidianamente attorno alla propria vita la vera luce del Vangelo, la vera gioia del Cristo risorto.
SI CHIUDE IL GIUBILEO DEI GIOVANI 2025 CON LA SANTA MESSA DA TOR VERGATA
Era cominciato con quel messaggio ai testimoni di speranza per la pace, si conclude dopo l’invito ad essere volti imperterriti nel cercare giustizia e verità, ma sopratutto a riconoscere che l’amicizia «è la vera strada della pace»: Papa Leone XIV chiude questa mattina il Giubileo dei Giovani 2025 con la Santa Messa in diretta tv e video streaming dalla spianata di Tor Vergata davanti a quello stesso milione di ragazzi che per una settimana ha atteso tra eventi e celebrazioni la grande Veglia di Preghiera avvenuta ieri sera.
Venticinque anni dopo l’abbraccio di San Giovanni Paolo II ai giovani giunti da ogni parte del mondo, si rinnova – in un contesto internazionale purtroppo tutt’altro che migliorato per gli incombenti venti di guerra globale che spirano da mesi ormai – il Giubileo dei Giovani con un “pubblico”, per numeri e fede mostrata in questa settimana, quanto meno “simile”. Con la Santa Messa in diretta tv su Rai 1 e Tv2000 – oltre al collegamento in video streaming live sui canali di Vatican News, RaiPlay e Play2000 – idealmente si chiude la settimana di vicinanza della Chiesa alla rete di giovani e movimenti chiamati a testimoniare la bellezza della vita cristiana nella quotidianità.
Dopo aver pernottato direttamente sul prato di Tor Vergata, a seguito della Veglia di Preghiera tenuta da Papa Leone XIV ieri sera 2 agosto 2025, l’appuntamento è per le ore 9 oggi 3 agosto 2025, con la Santa Messa e la cerimonia eucaristica che idealmente chiudono l’esperienza dell’Anno Santo per quasi un milione di giovani pellegrini giunti fino a Roma. Sarà poi l’Angelus a seguire della celebrazione a fissare un nuovo importante appello di pace ad un mondo sempre più in fiamme: la recita della preghiera cristiana avverrà sempre da Tor Vergata non appena conclusa la Santa Messa con la Benedizione Solenne successiva all’intera spianata di ragazzi e ragazze chiamate a testimoniare il Vangelo di Gesù nelle proprie rispettive esistenze.
LA LUNGA VEGLIA E LE 3 DOMANDE SU AMICIZIA, SCELTA E BENE: “GESÙ, LA VERITÀ CHE NON ILLUDE”
Con una inedita struttura a “domanda e risposta”, la Veglia di Preghiera tenuta da Papa Leone XIV alla vigilia di questa Santa Messa al via tra pochi minuti si è svolta davanti appunto a quasi un milione di persone: tre domande sul valore dell’amicizia, la scelta coraggiosa di ciò che aderisce al proprio cuore e infine il richiamo del bene con il valore del silenzio, sono i tre temi scelti dal Santo Padre per issare i cardini di questo Giubileo dei Giovani 2025. Lo ha reso molto attuale, molto legato alla contemporaneità e con lo sguardo sempre rivolto verso i tanti, troppi sconvolgimenti nefasti in corso nel mondo.
«Voi giovani ci chiedete di trovare amicizie vere e autentiche che aprono alla vera speranza», spiega il Papa rispondendo alla prima domanda di una ragazza messicana: «l’amicizia vista in questi giorni può essere portata in ogni angolo del mondo», invita Leone XIV aggiungendo come quello stesso legame di amicizia “esploso” in questi giorni può realmente «cambiare il mondo essendo la strada per la pace».
La ricerca di verità e passione sta poi alla base delle “richieste”-proposte dettate dal Pontefice alla vastissima platea di ragazzi giunti come pellegrini in questo Giubileo 2025: serve rifuggire da ambiguità e menzogne da social, invitando invece i giovani di Tor Vergata – e con loro tutti i collegati in diretta video streaming da ogni lato del mondo – a fare scelte coraggiose e radicali nella propria esistenza: che sia il matrimonio, l’ordine sacro o ancora la piena consacrazione, l’importante per Papa Leone XIV è che si possa essere realmente liberi, con il dono di sé all’altro che può rendere veramente felici.
Acclamato come un loro beniamino, dopo i giri in Papamobile e dopo la Veglia di Preghiere preceduta dalla piccola processione con il Crocifisso in spalla, Papa Leone XIV si appresta a vivere l’ultima giornata del Giubileo dei Giovani con la Santa Messa e l’Angelus domenicale: «cercate verità e giustizia per un mondo più umano», Cristo permane come unica vera «verità che non illude mai» e per cui è possibile trovare la felicità «donandosi come fa Lui».