Sant’Antonio Abate si celebra il 17 gennaio. Il Beato nasce a Qumans, in Egitto, il 12 Gennaio del 251 e proviene da una famiglia di ricchi agricoltori cristiani. Il ragazzo rimane orfano prima di compiere vent’anni. Antonio si ritrova a dover amministrare un grande patrimonio e inoltre ha una sorella minore a cui badare. Il ragazzo sceglie ben presto di dedicare la sua vita a Dio. In primo luogo, dona tutti i suoi beni ai poveri, e dunque fa entrare la sorella in una comunità femminile. Quindi vive un’esistenza all’insegna della preghiera, della castità, e del rifiuto di ogni tipo di ricchezza materiale. Ad un certo punto, Antonio si ritira a vivere in una tomba scavata in una roccia, che si trova vicino al villaggio di Qumans. In questo posto, il religioso subisce delle percosse da parte del diavolo, ma, portato dagli abitanti del luogo nella chiesa del paese, riesce a riprendersi.
Successivamente, Antonio si trasferisce vicino al Mar Rosso, dove c’è una fortezza romana abbandonata. Rimane in questo posto per ben vent’anni, nutrendosi di solo pane ed acqua, e proseguendo la sua ricerca di totale purificazione. Inoltre, si dedica anche a lenire le sofferenze della gente e a salvarla dalle tentazioni del demonio. Nel 311, Antonio si sposta dunque ad Alessandria per soccorrere i cristiani che devono salvarsi dalle persecuzioni perpetrate dall’imperatore Massimino Daia. Ritornata la pace nella città, l’eremita si rifugia nuovamente a vivere in maniera solitaria nel deserto della Tebaide. Qui si ciba dei frutti ottenuti dalla coltivazione di un piccolo orto. In questo luogo, il religioso incontra la morte alla veneranda età di 105 anni. I suoi disceopoli scelgono di seppellirlo in un posto segreto. Dopo la sua dispartita, è stato nominato Santo.
Sant’Antonio Abate, il protettore di Novoli
Sant’Antonio Abate viene considerato come uno dei protettori di Novoli, che è un piccolo comune in provincia di Lecce. In questo posto, il 17 gennaio di ogni anno, vi è una solenne celebrazione religiosa nella chiesa di questo bordo dedicata al Santo. Successivamente la statua dell’abate viene portata in giro per le strade principali di Novoli. Al termine della processione, viene accessa la Fòcara, che è un grande falò fatto di tralci di vite, che può raggiungere i 25 metri di altezza. Sant’Antonio infatti è noto per salvare i peccatori dal fuoco infernale. L’accensione della Fòcara è in genere trasmessa da numerose televisioni regionali e nel 2008 si stima che abbia attirato la bellezza di 80.000 visitatori. Nel corso di questa festa viene anche organizzata la Sagra te lu puercu, in cui la gente del posto ha la possibilità di assaggiare diverse specialità a base di maiale. Le celebrazioni in onore di Sant’Antonio, che durano per ben tre giorni, si concludono sempre con un meraviglioso spettacolo pirotecnico.
Novoli è allora un piccolo comune con meno di ottomila abitanti. In questo posto si possono visitare la Chiesa della Madonna del Pane, quella dell’Immacolata e quella dedicata appunto a Sant’Antonio, che è famosa per il suo stile neoclassico. Tra le architetture civili, spicca poi il Palazzo Baronale, che ospita al suo interno una ricca biblioteca realizzata da Alessandro Mattei II. A Novoli sorge poi il Teatro Comunale, che è stato inaugurato nel 1891, e che ha un bellissimo soffitto con magnifiche decorazioni. Infine in questo borgo salentino vi sono degli interessanti siti archeologici.
Gli altri Beati di oggi
Tra i Santi del 17 gennaio ricordiamo San Giuliano Saba, Santa Mildgita, San Marcello di Die e San Sulpizio il Pio. Tra i Beati annoveriamo invece il sacerdote Gamelberto e la badessa Eufemia Domitilla.