La rapidità con cui, nel 2020, sono stati prodotti vaccini che hanno contribuito a limitare i danni della pandemia da Covid-19 ha le sue radici nelle ricerche di parecchi scienziati e in particolare in alcune scoperte di Katalin Karicó e di Drew Weissman che, proprio per questo, sono stati premiati con il Nobel per la medicina.
I risultati «rivoluzionari», pubblicati nel 2005 nell’ambito delle ricerche sull’uso clinico di mRNA trascritto in vitro, hanno mostrato che l’uso di basi modificate aggira risposte infiammatorie indesiderate e aumenta la produzione di proteine risultando quindi efficace per stimolare le difese immunitarie.
Una tecnologia che potrebbe avere applicazioni utili anche per le terapie anticancro.
SOMMARIO/ N° 86 – Gennaio 2024 – Educare insegnando, oggi
Il premio Nobel per la fisiologia o la medicina 2023 è stato assegnato congiuntamente a Katalin Karikó e a Drew Weissman «per le loro scoperte sulle modifiche delle basi nucleosidiche che hanno consentito lo sviluppo di vaccini mRNA efficaci contro il Covid-19».
Katalin Karikó (1955- …) è una biochimica di origine ungherese, naturalizzata statunitense, che ha svolto le sue ricerche a Filadelfia, a Bethesda e all’Università della Pennsylvania dove insegna tuttora.
EDITORIALE n. 86 - Educare insegnando, oggi
Drew Weissman (1959-….) è un medico e immunologo statunitense; ha lavorato alla Harvard poi a Filadelfia e ai National Institutes of Health. Dal 1997 ha diretto un suo gruppo di ricerca alla Università della Pennsylvania. In questa università, a Filadelfia, è attualmente direttore del Penn Institute for RNA Innovations.
Il Nobel per la medicina è stato istituito per premiare scoperte che migliorano la salute dell’umanità e proprio in questo ambito, per la ricaduta sulla produzione dei vaccini anti Covid-19, si collocano gli studi di Karikó e Weissman sul mRNA. Tuttavia, come sottolineato dai membri del Karolinska Institutet che hanno assegnato il premio, le scoperte riguardanti le basi nucleosidiche hanno un grande valore teorico: hanno «rivoluzionato» la comprensione di come il mRNA interagisce con il sistema immunitario.
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Per capire meglio in che cosa consiste la tecnologia messa a punto dai premiati e dalle loro equipe di ricerca occorre ricordare che, fino all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso, la risposta immunitaria tramite vaccinazione veniva indotta attraverso virus attenuati o frammenti di essi.
Tuttavia, sia i vaccini a base di virus interi che i vaccini a base di vettori virali si basano su colture cellulari e lunghi tempi di produzione. Perciò gli immunologi sono stati da tempo alla ricerca di alternative basate sulla produzione di proteine virali capaci di indurre risposte immunitarie specifiche.
SCIENZAinDIRETTA/ Premi Nobel per la Scienza 2012 - CHIMICA
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Maria Cristina Speciani
(Giornalista scientifico, già docente di Scienze Naturali nei Licei, esperta di didattica delle scienze, membro della Redazione di Emmeciquadro)