“La democrazia”, ammoniva Thomas Jefferson, “è il governo della maggioranza rispettando i diritti delle minoranze”. Oggi, tuttavia, la democrazia è in difficoltà nel mondo.
Negli ultimi dieci anni, a livello globale, la democrazia ha segnato un netto declino. Secondo il Democracy Index dell’Economist Intelligence Unit, infatti, nel 2023 solo l’8% della popolazione mondiale viveva in una “democrazie completa”, rispetto al 9% del 2015. Inoltre, quasi il 40% della popolazione terrestre risiedeva in “regimi autoritari”, una quota in crescita rispetto agli anni precedenti.
Il numero dei Paesi retti da sistemi con un livello minimo di democrazia sta diminuendo. In base al Democracy Index dell’Unione europea, poco meno della metà della popolazione mondiale (45%) vive in un Paese democratico.
Negli ultimi anni la situazione è peggiorata, a causa di guerre e conflitti. In molti Paesi democratici sono state introdotte riforme tese a limitare diritti individuali e poteri degli organi di garanzia costituzionali. Si assiste inoltre a un calo della partecipazione politica.
Anche nei Paesi democratici si assiste a una crisi, su due livelli: quello tecnico-istituzionale, legato a sistemi elettorali e bilanciamento dei poteri, e quello sociale, segnato da ineguaglianze e divisioni.
Il rischio è una deriva autoritaria basata sul culto dell’uomo solo al comando.
La democrazia, essendo la forma politica per eccellenza, è costantemente soggetta a cambiamenti. Questi processi, a volte imprevedibili, pongono sfide alle ideologie e ai sistemi politici. Serve ripensare la sovranità, promuovendo ascolto e inclusione per affrontare un mondo sempre più complesso e globalizzato.
Una riflessione su questi temi sarà affrontata nella VII edizione della Scuola di Formazione Politica che ha come tema “I rischi della democrazia e le lezioni del passato”. Saranno approfondite le ragioni della crisi di fiducia e della disaffezione verso la democrazia.
La Scuola di Formazione Politica “Conoscere per decidere” analizzerà l’evoluzione della democrazia in Italia, dalla stesura della Costituzione all’emergere di sovranismi e neo-populismi, fino all’attuale situazione.
La Scuola comprende un ciclo di 5 giornate di formazione (al sabato) che si svolgono alla Società Umanitaria di Milano in Via San Barnaba 48, dal 1° marzo al 10 maggio. L’iniziativa è promossa da Fondazione per la Sussidiarietà, Società Umanitaria e Futuri Probabili, Associazione per la Formazione del Capitale Umano.
Le lezioni sono tenute da: Stefano Folli, Giornalista e saggista, Massimo Franco, Giornalista e saggista, Riccardo Sessa, Presidente SIOI, Nadia Urbinati, Professoressa di Teoria politica, Columbia University, Lorenza Violini, Professoressa di Diritto Costituzionale, Università degli Studi di Milano.
Il percorso formativo sarà arricchito da momenti di approfondimento, materiali didattici, esercitazioni, coordinati da Mattia Granata, docente universitario e Presidente del Centro Studi nazionale di Legacoop.
La lezione inaugurale, aperta a tutti, si terrà lunedì 17 febbraio alle 18.30 con l’intervento di Luciano Violante, già Presidente della Camera dei Deputati e Presidente di Futuri probabili, Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà e Alberto Jannuzzelli, Presidente Società Umanitaria.
Il percorso comprende: esercitazioni in cui si confrontano diverse posizioni, visite presso assemblee elettive locali e una visita al Parlamento Europeo.
La quota di partecipazione alla scuola è di € 20 per i giovani fino a 30 anni e di € 150 per gli altri. La quota comprende la partecipazione alle cinque giornate, pranzi, uso degli spazi comuni, didattica e documentazione.
Programma e dettagli per iscriversi cliccando qui.
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