• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
No Result
Vedi tutti i risultati
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati

Home » Educazione » Didattica » SCUOLA/ “Verifiche inutili, solo le domande da bar possono salvarla”

  • Didattica
  • Educazione

SCUOLA/ “Verifiche inutili, solo le domande da bar possono salvarla”

Valerio Capasa
Pubblicato 3 Febbraio 2023
maestra pestata madre alunno

Scuola (LaPresse)

Purtroppo a gennaio molto spesso la scuola dà il peggio di sé: diventa una macchina da verifiche, voti e medie aritmetiche. E tanti "io" restano solo un’incognita

“Gennaio al liceo” potrebbe essere il titolo di un film: va in scena l’inferno delle verifiche, dei calcoli di fine quadrimestre e dell’insensatezza. Per un mese non si guarda ad altro: gli insegnanti devono riempirsi la cesta di voti e gli studenti se le devono “togliere davanti”. A chi si ferma a riflettere, sfugge il perché di tale tourbillon. Che senso ha, in effetti, vivere la vita come un susseguirsi di ostacoli che bisogna lasciarsi alle spalle? Togliersi storia, togliersi fisica, togliersi italiano, e domani togliersi davanti gli esami universitari e poi il lavoro e poi magari i figli e anche la moglie… togliere, togliere, per ottenere cosa, alla fine dello slalom? Buttarsi sul divano? “Carpe diem”, la realtà è lì per te: vuol essere abitata, non sorpassata.


SCUOLA/ Scrutini, lo specchio deformante di “qualcosa” che non si sa più come guardare


Gli insegnanti svolgono più che mai due sole operazioni: o spiegano o interrogano. E sentono di aver raggiunto il risultato quando la somma di spiegazioni più interrogazioni risulta a posto. Il programma è salvo, il registro è salvo. Li saluti, in corridoio, ma vanno di fretta; osi trattenerti dopo il suono della campanella e ti bussano alla porta, perché a gennaio anche un minuto è letale, quando si sono programmate le interrogazioni quattro studenti alla volta, ché incombono le medie (conticino da terza elementare, del tipo 6½+7½=14; 14:2=7, eseguito in automatico dal registro elettronico, ma chissà perché occasione di sospiri e reciproche occhiate di commiserazione), vanno smaltiti pacchi di compiti da correggere e alla fine potremo guardare compiaciuti il tabellone dei voti come un album di figurine completato.


SCUOLA/ Latino, perché renderlo obbligatorio per tutti (e una riforma dell’italiano da fare prima)


Difficile trovare qualcuno che si scosti un millimetro dal percorso preimpostato studio insensato/interrogazione bimestrale/caramellina di ricompensa sul registro. È come precipitare nei Quaderni di Serafino Gubbio operatore, quando il protagonista pirandelliano entrava nella casa di produzione cinematografica: “Mani, non vedo altro che mani, in queste camere oscure; mani affaccendate su le bacinelle; mani, cui il tetro lucore delle lanterne rosse dà un’apparenza spettrale. Penso che queste mani appartengono ad uomini che non sono più; che qui sono condannati ad esser mani soltanto: queste mani, strumenti. Hanno un cuore? A che serve? Qua non serve. Solo come strumento anch’esso di macchina, può servire, per muovere queste mani. E così la testa: solo per pensare ciò che a queste mani può servire. E a poco a poco m’invade tutto l’orrore della necessità che mi s’impone, di diventare anch’io una mano e nient’altro”.


SCUOLA/ "Università, il funerale della letteratura comincia dove si preparano i prof"


Arrivi il primo giorno di gennaio e li vedi tutti lì, con gli occhi a pesce lesso per il fuso orario accumulato durante le dormite natalizie, mentre provano a ficcarsi in testa appunti e schemini per la verifica dell’ora successiva. Riparte il Truman Show: durante le vacanze, praticamente nessuno è stato sfiorato dal ricordo di quelle astruserie che ora gli ingolfano il cervello; adesso tutti si agitano, come fosse normale. Non hai chance, è così che si fa. E anch’io dovrei fare lezione, in qualche modo, sperando di resistere al vortice.

Potrei continuare con lo stesso autore, oppure iniziarne un altro, o interrogare come fan tutti, o sorprenderli con qualche fuoco d’artificio (letture, racconti, canzoni, prospettive), o improvvisare dialoghi o proporre attività. Vorrei però qualcosa di vero. Se alla scuola togliamo le sopracitate ipotesi, cosa rimane? Chiariamoci le idee con una formula elementare: scuola – (a + b + c…) = x. Cos’è x? È la vita, sei tu, le domande e le ferite insopprimibili. Spiegando o interrogando o sperimentando, vorrei inseguire questa x.

Intanto è già mercoledì, terzo giorno dopo la ripresa. Alle spalle 18 giorni di vacanze: oggi però si paventa un’interrogazione pericolosa, quindi… assenze strategiche, qualcuno ha improvvisamente cambiato classe, a una ragazza salgono le lacrime agli occhi perché ieri il fidanzato è andato via, un’altra crolla su se stessa, anche se un attimo prima rideva. Niente è come sembra, si affaccia ancora l’incognita che vai inseguendo. Una vita che si nasconde oltre i radar delle cattedre, segregata quasi sempre fuori dall’aula, quella in cui vorresti discretamente entrare, al di là del filo spinato, che filtra in certi messaggi clandestini: “Sono ancora sui libri, dopo tutta una giornata a scuola. Mi preparo a un compito di inglese di cui non capisco il senso: imparare a memoria qualcosa per poi scordarla esattamente dopo il compito. Ho paura di andare male, tra l’altro. E domani sarà un altro giorno che passerò sui libri, per preparami a un altro compito e così via…. L’unica cosa che mi chiedo però è l’utilità, dove sta il senso?”.

Abbiamo letto per settimane I Malavoglia, e quindi oggi… no, niente verifica, ragazzi, questa era gratis. Esiste ancora qualcosa di gratuito, qui dentro, a maggior ragione ora che è gennaio e sembra una folle perdita di tempo. Oggi al massimo domande da bar, quelle che a scuola sono vietate: cosa pensi? è valsa la pena leggerlo? ti ha cambiato qualcosa? e ora che l’abbiamo letto? ti è venuto in mente a Natale, a Capodanno, nei giorni buttati oppure euforici?

Tu vorresti sapere cosa resta, nella vita ordinaria, di quel che si fa a scuola. Anche se, a dire il vero, vale piuttosto il contrario: è la vita che vale la pena portare a scuola, altrimenti non c’è scuola. Quel che ti interessa, insomma, non è tanto verificare quel che sanno, ma quel che se ne fanno. Tu vai cercando, in altri termini: una vita piena di domande; non solo: che quella vita piena di domande irrompa in aula. Troppa grazia, cosa pretendi? Sì, ma che miseria è accontentarsi di “coltivare il proprio giardino”? Dove le mettiamo queste assenze, questa strisciante disperazione, questa tessera che manca sempre al puzzle completo, questa x?

Nei corridoi i colleghi in ora buca ti chiedono se hai già completato le verifiche e inserito tutti i numerini, e tu sei lì con ’sta benedetta incognita che non si risolve mai, e la farsa proprio non ti va giù. Come se non bastasse, un bel giorno gli automi si truccano e vendono fumo agli Open Day, dopo essere andati porta a porta come testimoni di Geova ad annunciare il proprio vangelo; si pubblicizzano sui social, sui carrelli degli ipermercati, nelle sale d’attesa dei pediatri, si contendono la fetta di clientela. E si leccano i baffi aspettando i soldi del Pnrr, in pieno delirio distopico, mentre tu, sordo alle “magnifiche sorti e progressive”, vorresti proteggere le ginestre che stranamente continuano a fiorire nei deserti delle classi, sotto il vulcano dormiente in cui ribollono mancanza di gusto e di senso, dispersione implicita o esplicita, débâcle dei prerequisiti elementari, demenzialità di un votificio che non serve né a chi è fuori né a chi è dentro e di un informazionificio che è puro doppione di internet.

Si potrebbe ricominciare dalla bellezza: vi rendete conto, ragazzi, che questi versi sono belli? Dico a voi… c’è nessuno? Per dire “bello” ci vuole un io. I loro occhi non mentono: lasciano intendere che no, non riescono più a pensarsi come persone anziché come studenti, perché saranno anche belli, ma non c’è bellezza che non arrivi già infarcita di compiti da fare e voti da ricevere e medie da sistemare e prestazioni da assicurare e tempo da non perdere e certificazioni da conquistare e genitori con cui sbraitare. È come quando la domenica c’è un bel sole, ma tu non ti accorgi che ti sta chiamando: e allora non ti alzi, dormi fino a tardi, perché uscire lo senti come un dovere, e poi con chi? Vorrei prenderli per mano stamattina, scendere le scale e portarmeli al sole, contagiarli di una scintilla di gusto.

Il mondo sta morendo non tanto di ignoranza quanto di insensatezza (e la prima deriva dalla seconda): non mancano voti e nozioncine, ma qualcosa che viene prima di ogni verifica e di ogni programma e di ogni materia e di ogni pagella. Penso sempre a Gaber, a come taglia corto su ogni analisi: “Non ha senso elencare problemi e inventar nuovi nomi / al nostro regredire che non si ferma continuando a parlare / Amore, non è più necessario / se quello che ci manca si chiama desiderio”.

È questa la x di cui andare a caccia facendo lezione domani mattina, la casella mancante a qualsiasi tabellone dei voti.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Didattica

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Didattica

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net