Le scuole resteranno chiuse in tutta la Lombardia e in altre 14 provincie, fino al prossimo 3 aprile 2020. La decisione, drastica, è giunta nella nottata, dopo che il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto in merito alle misure restrittive per contenere l’epidemia da coronavirus. “Sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 – si legge nella bozza dello stesso decreto – e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie”.
SCUOLE CHIUSE PER CORONAVIRUS FINO AL 3 APRILE: ATTESE INDICAZIONI DELLA MINISTRA AZZOLINA
Le nuove misure di contenimento valgono sia per l’intera regione Lombardia, quanto per le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Verbano Cusio Ossola, Novara e Vercelli. Con la nuova chiusura salirà quindi a circa un mese e mezzo lo stop degli istituti di ogni ordine e grado in molte zone d’Italia, con tutto ciò che ne consegue. Nei prossimi giorni scopriremo quindi quali saranno le misure adottate dal governo per salvare l’anno, soprattutto per gli studenti di quinta superiore e di terza media che in estate dovrebbero sostenere gli esami. Fermo restando che si tornerà a scuola prima o poi, bisognerà capire come e se verranno recuperate le ore di lezione andate perdute. Numerose le ipotesi al vaglio degli addetti ai lavori, come il prolungamento delle lezioni a giugno, il taglio delle vacanze pasquali (ma a questo punto questa seconda ipotesi appare ormai remata), rientri pomeridiani e quant’altro, e siamo certi che nei prossimi giorni la ministra Azzolina riferirà a riguardo.