Chi è Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich: "Io indagato? Spero di non essere l'unico". E parla anche delle stranezze di Claudio Sterpin
Sebastiano Visintin non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio di sua moglie Liliana Resinovich, pur non avendola mai esclusa del tutto, ma ora dopo la svolta sul caso, arrivata in seguito alla perizia di Cristiana Cattaneo, i sospetti potrebbero finire anche su di lui. C’è chi sospetta che possa aver ucciso la moglie dopo aver scoperto la relazione con l’amico Claudio Sterpin, ma il vedovo smentisce seccamente, precisando che non era neppure a conoscenza della loro frequentazione.
Tra chi punta il dito contro Visintin c’è il fratello della donna, ma a tal proposito al Corriere della Sera replica spiegando che la messinscena dei sacchi non aveva senso e che sarebbe stato meglio far sparire il cadavere.
Neppure l’ipotesi che abbia simulato il suicidio della moglie per disporre dei suoi beni, tra eredità e pensione, ha senso per l’uomo, ex fotoreporter di cronaca nera, che per anni ha lavorato per diverse testate giornalistiche, si è dedicato alle sue passioni dopo aver smesso i panni del fotografo, tra viaggi, escursioni con la moglie e coltelli da affilare.
“LE STRANEZZE DI CLAUDIO STERPIN”
Sebastiano Visintin è soddisfatto per la riapertura del caso, ma bisogna far chiarezza, a partire dalle diverse stranezze. A tal proposito, cita proprio Claudio Sterpin, visto che prima del ritrovamento era vicino al luogo in cui è stato trovato il cadavere, poi il giorno dopo è andato in Questura a indicare quel luogo.
In effetti, tra i due uomini volano accuse reciproche, come quella del cuscino mancante a casa di Sebastiano Visintin, che questi potrebbe aver usato per soffocare la moglie, ma anche in questo caso il vedovo smentisce, segnalando che il cuscino non è affatto sparito.
SEBASTIANO VISINTIN E IL GIALLO DEI CODICI SEGRETI E DEL MAZZO DI CHIAVI SPARITO
“Molto anomalo” è poi per Sebastiano Visintin sapere che la moglie Liliana Resinovich sia stata uccisa per soffocamento, ma comunque il pensiero gli fa male. Per quanto riguarda le altre ipotesi sull’assassino, tira in ballo al Corriere il giallo dei codici segreti, che sarebbero stati nascosti dietro un quadro dalla donna, stando a quanto rivelato dal fratello. Quei “codici non ci sono più“, ma le domande invece restano.
Il sospetto è che qualcuno sia entrato in casa, anche perché aveva trovato la luce accesa in corridoio il giorno in cui la moglie è scomparsa. Infatti, manca pure un mazzo di chiavi. In merito all’eventualità di essere indagato, Sebastiano Visintin non si scompone: “E vabbé, spero di non essere il solo“. L’uomo si difende anche dalle critiche di chi gli contesta la sua sovraesposizione mediatica in questi tre anni, visto che spesso è in tv: “Io non ho nulla da nascondere e sento altri pareri che possono aiutarmi a capire cosa può essere successo…“.