Seid Visin, ex Milan morto suicida/ Genitori precisano: “Non è legato al razzismo”

- Davide Giancristofaro Alberti

Seid Visin, morto suicida l'ex talento del Milan. I genitori escludono una correlazione tra il razzismo e l'estremo gesto

diretta risultati (Foto LaPresse)

Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Seid Visin, l’ex Milan che si è tolto la vita ad appena 20 anni. Di origine etiope, l’ex calciatore ha scritto una lettera per denunciare il razzismo di cui è stato vittima, ma i genitori hanno tenuto a precisare che l’estremo gesto non è legato a quanto subito. Intervenuti a Telenuova, i genitori di Seid hanno escluso con fermezza ogni correlazione, parlando di «strumentalizzazione delle parole di Seid».

Tanti i messaggi di cordoglio per la tragica fine del 20enne, questo il ricordo del suo ex compagno Gigio Donnarumma: «Ho conosciuto Seid appena arrivato a Milano, vivevamo insieme in convitto, sono passati alcuni anni ma non posso e non voglio dimenticare quel suo sorriso incredibile, quella sua gioia di vivere». (Aggiornamento di MB)

“SU DI ME GLI SGUARDI SCHIFATI”

E’ morto suicida Seid Visin, il giovane calciatore con un passato fra le fila del Milan, nato in Etiopia ma trasferitosi fin da bambino in Italia, a Nocera Inferiore. Tempo fa Seid aveva scritto una lettera, che riletta ora fa capire quanto lo stesso giovane talento di soli 20 anni stesse soffrendo la sua condizione di ragazzo di colore. “Ovunque io vada – scriveva tempo fa in una lettera mandata ad amici e alla sua psicoterapeuta – ovunque io sia, sento sulle mie spalle come un macigno il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone”. Quindi Seid Visin ricordava di non essere “un immigrato”, e di essere stato adottato da piccolo: “Ricordo che tutti mi amavano. Ovunque fossi, ovunque andassi, tutti si rivolgevano a me con gioia, rispetto e curiosità”. Ma il mondo è cambiato: “Ero riuscito a trovare un lavoro che ho dovuto lasciare perché troppe persone, specie anziane, si rifiutavano di farsi servire da me e, come se non mi sentissi già a disagio, mi additavano anche come responsabile perché molti giovani italiani (bianchi) non trovassero lavoro”.

Un cambiamento che l’ha segnato profondamente: “Dentro di me è cambiato qualcosa. Come se mi vergognassi di essere nero, come se avessi paura di essere scambiato per un immigrato, come se dovessi dimostrare alle persone, che non mi conoscevano, che ero come loro, che ero italiano, bianco”. E c’è stato un periodo in cui anche lo stesso Seid Visin era diventato in qualche modo razzista: “Facevo battute di pessimo gusto su neri e immigrati come a sottolineare che non ero uno di loro. Ma era paura. La paura per l’ odio che vedevo negli occhi della gente verso gli immigrati”. Il finale è quasi una sorta di preambolo a ciò che è accaduto nella giornata di ieri: “Non voglio elemosinare commiserazione o pena, ma solo ricordare a me stesso che il disagio e la sofferenza che sto vivendo io sono una goccia d’ acqua in confronto all’oceano di sofferenza che sta vivendo chi preferisce morire anziché condurre un’ esistenza nella miseria e nell’inferno. Quelle persone che rischiano la vita, e tanti l’ hanno già persa, solo per annusare, per assaggiare il sapore di quella che noi chiamiamo semplicemente ‘Vita’”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SEID VISIN, MORTO IL GIOVANE TALENTO EX MILAN, TROVATO SENZA VITA IN CASA SUA

Tragica notizia nel mondo del pallone e soprattutto in quello del Milan: il giovane talento Seid Visin è morto. Aveva solo 20 anni ed aveva giocato per poco tempo in Italia, prima fra le giovanili dei rossoneri, e poi si era accasato nel Benevento, prima di un’ultima esperienza fuori dai professionisti, fra le fila dell’Atletico Vitalica, club di calcio a 5 della Serie D in cui lo stesso stava militando ultimamente. Seid Visin, calciatore di origini etiopi, è stato ritrovato senza vita nella sua abitazione, anche se non è ben chiaro quale sia il motivo della sua morte, forse un infarto improvviso, una patologia che purtroppo stiamo vedendo sempre più di frequente fra i giovani e i giovanissimi.

Seid si era trasferito in Italia da bambino, aveva vissuto per alcuni anni a Nocera Inferiore come ricorda La Gazzetta dello Sport, la città dei suoi genitori adottivi, prima di trasferirsi a Milano per cercare di sfondare nel mondo del pallone. Nel cuore della Lombardia era giunta la grande chiamata del Milan per il settore giovanile, dove condivideva la stanza con un certo Gigio Donnarumma, portiere uscente proprio fra le fila del Diavolo. Nel 2016 era quindi tornato a casa, militando fra le fila del Benevento, prima del suo addio al calcio e il passaggio, più che altro come passatempo, presso l’Atletica Vitalica.

SEID VISIN E’ MORTO: IL RICORDO COMMOSSO DELL’ATLETICO VITALICA

E proprio il club che milita nel campionato futsal ha voluto ricordare Seid Visin con un toccante post social in cui si legge: “E’ con questo pensiero del nostro dirigente Antonio Francese che salutiamo il nostro Seid. Il presidente Nello Gaito, i componenti della società, lo staff tecnico ed i calcettisti abbracciano la famiglia e dicono ‘ciao’ al giovane talento: ‘Il tuo sorriso, il tuo indiscusso talento, la tua naturale e straordinaria predisposizione a dare del “tu” alla palla restano impressi nella nostra mente. Nel cuore porteremo per sempre la tua discrezione e la reffrattarietà a vedere il calcio come fonte di guadagno”.

“Decubertiano nell’animo – prosegue il commuovente post – hai fatto della partecipazione l’unica vera vittoria ricercata e la compagnia l’unico compenso di cui avevi bisogno. Oggi vai via, come sei arrivato: lasciandoci attoniti, senza parole. Sei e resterai nella storia di ciascuno di noi, perché eterni sono i legami di chi vuol bene senza chieder nulla in cambio. La bandiera dell’Atletico Vitalica oggi, più che mai, è ammainata.Lanciamo idealmente un pallone al cielo, se non torna indietro, sappiamo chi ce lo avrà nascosto ancora una volta. A-DIO Seid, talento enorme dal cuore fragile”.





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