Senza Confini (Prime Video) è una miniserie spagnola sulla più straordinaria delle scoperte umane: il primo viaggio intorno al mondo realizzato tra il 1519 e il 1522 da 237 uomini, 5 vascelli e due uomini al comando, Ferdinando Magellano e, dopo la sua morte, Juan Sebastian Elcano. Fu quest’ultimo a far ritorno in Spagna il 6 settembre del 1522 con l’ultima nave rimasta a galla e con a bordo solo 18 sopravvissuti, giunti al porto di Sanlúcar de Barrameda ormai allo stremo delle forze.
A spingere verso un’impresa considerata da molti loro contemporanei una follia, c’era l’opportunità di ottenere guadagni favolosi con il commercio delle spezie, la merce più desiderata in Europa e per cui era scoppiata in quegli anni una corsa all’acquisto a prezzi sempre più elevati. Trovare una via più breve per raggiungere le isole Molucche – considerate le isole delle spezie – e caricare le navi di chiodi di garofano, noce moscata, pepe e tanto altro significava diventare molto ricchi. Il progetto venne inizialmente scartato dal Re del Portogallo, nonostante Magellano avesse combattuto e ottenuto successi militari, perché considerato troppo rischioso.
Tradendo il suo Paese, Magellano si rivolse allora al Re di Spagna, che annusò l’affare. Finanziò l’impresa, ma decise di affiancare il navigatore portoghese con ammiragli spagnoli di sua fiducia. Poco dopo la partenza, al largo delle coste africane, la flotta portoghese attaccò la spedizione spagnola. E solo grazie a una abile manovra del timoniere Elcano le 5 navi riuscirono a sfuggire all’imboscata.
Dopo lunghi mesi di navigazione e diversi tentativi falliti, Magellano trovò a sud del Brasile il passaggio tra l’Oceano Atlantico e il nuovo oceano, che battezzo “Pacifico”, vista la scarsità di venti incontrati. Navigare nell’ignoto, senza cibo e acqua, rappresentò una prova al limite della resistenza fisica per gli equipaggi e solo dopo mesi, quando raggiunsero alcune isole delle Filippine e familiarizzano con gli indigeni del Re Humabon, trovarono un po’ di ristoro.
Ma la quiete durò poco, una vicina tribù ostile, proveniente dall’isola di Mactan, spinse Magellano a scegliere lo scontro armato, e su questa piccola isola del Pacifico combattendo trovò la morte. Da quel momento gli uomini elessero capitano Elcano che portò a termine la missione e condusse in Spagna il ricco carico di spezie. Ma soprattutto consegno nelle mani del Re di Spagna la scoperta più importante per il futuro del mondo. Tutti i dettagli del viaggio furono riportati accuratamente da un cronista italiano, Antonio Pigafetta, salito a bordo su richiesta del Papa e che risultò uno dei 18 sopravvissuti.
Tra gli attori protagonisti troviamo Alvaro Morte, il dottore della Casa di Carta, che interpreta il capitano Elcano, ed è il personaggio che appare per più tempo nel racconto, mentre Rodrigo Santoro, già incontrato nel cast di Westworld, è nei panni di Magellano. L’italiano Niccolò Senni ricopre il ruolo di Pigafetta. La regia è stata affidata a Simon West. Per il resto il progetto segue la strada della ricostruzione fedele della grande scoperta di Magellano, ripercorrendo temporalmente quanto raccontato nei diari di bordo redatti dal cronista italiano.
Inutile aggiungere che gli effetti speciali e la scenografia rendono la produzione colossale, soprattutto per quello che riguarda le scene girate a mare e nelle straordinarie isole del Pacifico.
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