Sergio Ramelli, ucciso a Milano nel 1975, avrà un luogo pubblico intitolato in quel di Brescia: lo ha stabilito il consiglio provinciale

Sergio Ramelli, militante ucciso a Milano negli anni ’70, avrà il suo luogo intitolato. Lo ha stabilito il consiglio provinciale di Brescia nella giornata di ieri, così come riferito dal quotidiano Il Corriere della Sera. Lo stesso giornale ha ricordato che il 30 luglio scorso il consiglio non era riuscito ad ottenere il lasciapassare per Sergio Ramelli, non essendoci il numero legale, ma questa volta è andato diversamente. Il giovane venne aggredito il 13 marzo del 1975 in quel di Milano dopo un’attacco politico: ferito in maniera gravissima, restò in agonia per un mese e mezzo circa, morendo poi il 29 aprile dello stesso anno.



Tommaso Brognoli, rappresentante di Fratelli d’Italia, ha proposto quindi una mozione per intitolare un luogo pubblico a suo nome, ricordando quanto fosse attaccato alla sua famiglia, ma anche al calcio, alla politica e allo studio. Per l’esponente di FdI intitolare un luogo pubblico in quel di Brescia alla vittima non è solo “un gesto simbolico” ma un vero e proprio atto di consapevolezza storica e responsabilità civile così come dichiarato anche da Diego Zarneri, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.



Sergio Ramelli (Foto: screen da Youtube)

SERGIO RAMELLI AVRA’ UN LUOGO A LUI INTITOLATO: MA IL CONSIGLIO ERA QUASI DESERTO

Il consiglio provinciale bresciano si dice certo che dopo quanto deciso ieri si restituirà una dignità ad una figura che è stata a lungo oggetto di “rimozione o strumentalizzazione”. Eppure in consiglio provinciale, scrive ancora il Corriere della Sera, l’aula era quasi deserta, sia durante la prima seduta che non aveva raggiunto il quorum, sia nella seconda, con un’aula quasi deserta. Una decisione che evidentemente non ha interessato i più, ma che per il partito al governo ha invece rappresentato tanto.



In presenza alla fine vi erano solo 4 componenti del consiglio, forse anche per via del periodo estivo, mentre altri 5 si sono collegati online. Tutti favorevoli tranne uno, il legista Agostino Damiolini, che ha preferito astenersi. Gli esponenti del centrosinistra, invece, non hanno fatto presenza, giustificando l’assenza con un duro comunicato. In ogni caso ciò che conta, per il centrodestra, è l’approvazione della mozione in favore di Sergio Ramelli: “Vittima giovane di odio politico”.