Serie A/ La fortuna del Diavolo e la gobba nuda: l’Inter c’è, il Napoli ora…

- int. Alfredo Mariotti

Serie A, vola ancora il Milan, ma gli inseguitori ci sono. Tranne la Juventus, mentre aspettiamo stasera la partita tra Napoli e Bologna che potrebbe segnare un cambio in vetta oppure…

Chiesa Kyriakopoulos Juventus Sassuolo lapresse 2021 640x300 Federico Chiesa, in azione contro il Sassuolo (Foto LaPresse)

Siamo alla decima giornata di Serie A e la fortuna non pare aver intenzione di abbandonare il Milan. Dopo due vittorie, con Verona e Bologna, cadute dal cielo, se n’è aggiunta una terza col Torino. Direte non è colpa dei casciavit se gli avversari attaccano, dominano l’incontro per lunghi periodi, ma non sono capaci di centrare la porta rossonera. Dopo una rete milanista – su cavolata della difesa granata – i torinisti hanno cominciato a macinare gioco, a prendere il sopravvento in tutti i reparti, ma, come dei “ciula”, a non tirare mai in porta.

Certo, il Toro ha un attacco inesistente, Belotti è il fantasma del vero Gallo e gli altri attaccanti sono inguardabili. Il Milan si è chiuso in difesa e per i granata si è fatta notte. Avrebbero potuto giocare per 15 giorni e mai sarebbero arrivati a pareggiare. La difesa rossonera, protetta da Kessie e Tonali, non ha avuto problemi contro una squadra che avanzava con passaggi orizzontali, dominava nel possesso palla, ma non tirava mai.

Clamoroso allo Stadium di Torino. Passa il Sassuolo trionfando 1-2 con rete al 96′: chi di spada ferisce, di spada perisce. A San Siro una dimessa Juventus, spinta da arbitro e Var, era riuscita a sottrarsi al proprio, mesto, destino; in questa giornata, classica pena di contrappasso, quanto ingiustamente sottratto all’Inter ha dovuto restituirlo doppio al Sassuolo. Ora è proprio fuori dal giro scudetto. La presenza di CR7 aveva coperto molte magagne, ora la gobba è nuda (e inguardabile) in ogni reparto. Il suo miglior giocatore, Dybala, non vale Recoba. Il centrocampo non esiste e la difesa balla. Conciati così è meglio dedicarsi alla Champions, in Italia non c’è trippa per gatti bianconeri.

Si è risvegliata la Dea che ha schiacciato la Sampdoria nonostante lo svantaggio iniziale. Inter molto rimaneggiata, quella scesa in campo ad Empoli. Nonostante ciò la squadra ha, da subito, mirato – riuscendovi – a comandare il gioco. L’Empoli è una buona squadra che mira a fare la partita anziché chiudersi a riccio. Gagliardini, che sostituisce Çalhanoğlu, gioca un po’ troppo basso e non entra nell’area avversaria. In essa stazionano Lautaro e Sanchez essendo Dzeko assente. I bauscia, anziché allargare il gioco, mirano a colpire al centro ove gli azzurri sono impenetrabili. Poche parate dei portieri. Primo tempo da 0-0 fino alla mezz’ora poi, il migliore in campo, D’Ambrosio, su assist di Sanchez ha superato il portiere Vicario per la gioia nerazzurra. Finalmente Brozovic ha cominciato a girare, e con lui tutta la squadra, in questa Inter il croato è insostituibile. E’ il “Draghi” della Beneamata!

Secondo tempo arrembante dell’Inter con l’Empoli che pare in crisi d’ossigeno. Entrata da rosso, e infatti lo riceve, di Ricci su Barella lanciatissimo verso la rete toscana. Nel frattempo la Maggica e la Lazio non riescono a sbloccare le loro partite. Entrambe attaccano, ma è più il fumo che non l’arrosto. A Empoli si è svegliato anche Gagliardini, che distribuisce a centrocampo e si butta in area colpendo un clamoroso palo. Comincia la saga delle parate di Vicario e degli errori interisti sottorete.

Proprio in contemporanea è passata la Lazio con la Fiorentina e ha incassato la Maggica a Cagliari. Per fortuna dei tifosi giallorossi i loro boys hanno avuto la giusta reazione ribaltando, meritatamente, il risultato. Ad Empoli ha raddoppiato, era ora, Dimarco, e così i nerazzurri si sono confermati la terza forza del campionato.

Manca, per concludere la giornata, Napoli contro Bologna, pizza versus tortellini. Gli azzurri non debbono perdere concentrazione se vogliono dare soddisfazione a chi non vuole vedere il diavolo in fuga. Mi raccomando!





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