Shade tra gli ospiti de "L'anno che verrà", lo show di fine anno condotto da Amadeus su Rai1: il rapper dal successo di "Autostop" a "Allora ciao"
Il fatto di aver potuto lavorare ad “Allora Ciao” mi ha aiutato a riprendermi, a darmi un obiettivo e il fatto che sia andata bene nonostante il genere diverso, è una soddisfazione doppia. Per me quel disco d’oro lì vale tanto”. Dopo il successo di “Allora ciao”, Shade si è messo a lavoro su Autostop, un’altra sua hit molto amata dai fan.
Shade: “Autosop rispecchia benissimo le sensazioni del periodo del lockdown”
“Nasce a ottobre ed è un po’ folle che uno scriva un brano estivo, però avevamo una bella base, avevamo in testa questa melodia e l’ho buttata già dicendomi che tanto più avanti sarei andato in studio e ne avrei scritte altre” – ha detto Shade che durante il periodo di lockdown imposto dalla pandemia di Coronavirus si è dedicato alla scrittura. “Ho scritto tanti altri brani però Autostop rispecchia benissimo le sensazioni di questo periodo malgrado sia stata scritta prima di tutto questo, è un’estate diversa, sarà diversa anche la musica. Autostop è un anello di congiunzione tra questo periodo e quello che potremmo vivere in futuro ed è quello che mi premeva, perché non volevo fare una canzone sul periodo Covid” – ha detto il trapper che per tutti è una vero e proprio hitmaker.
Un complimento che Shade accoglie con grande entusiasmo: “è come se chiami un attaccante un bomber. Significa che ogni canzone il suo lo fa, però mi sento che c’è di più delle hit, solo che non tutti vanno a scoprire. Ci sono canzoni a cui tengo tantissimo, che non sono stati singoli, che non hanno avuto la cassa di risonanza meritata ed è stato giusto così perché chi le vuole ascoltare va a scavare, cercare”.
