Dove si potrà andare in vacanza quest’estate? Solamente in Italia, su questo non c’è dubbio, ma sarà possibile spostarsi fuori Regione o ci dovremo addirittura accontentare di destinazioni soltanto nella propria Regione? L’ipotesi migliore è possibile, ma a patto che l’indice di contagio non vada oltre il valore di 0,2 (cioè 0,2 nuovi contagi per ogni malato). Al momento dunque non ci sono certezze in merito, ma soltanto le indicazioni su cui si sta lavorando, riportate anche dal Corriere della Sera.
Il limite per poter viaggiare fuori Regione dunque sarebbe quello: sotto potremmo vivere la nostra vacanza estiva 2020 in tutta Italia, riscoprendo dunque le infinite bellezze dello Stivale, in grado di accontentare le esigenze di ogni turista. Se però questo limite non fosse rispettato, ecco che scatterebbero i vincoli e la possibilità di scelta sulla destinazione per la nostra sospirata vacanza verrebbe drasticamente ridotta.
Diciamolo chiaramente: un indice di contagio 0,2 è davvero molto basso, dunque sarebbe un’ottima notizia ma realisticamente sarà difficile – si pensi che per l’imminente Fase 2 l’obiettivo è quello di non andare oltre l’indice 1, che è cinque volte superiore. Presumibile dunque immaginare nuove tensioni fra tutte le parti in causa, perché per il settore del turismo una estate rovinata sarebbe una ulteriore pesantissima mazzata in un 2020 ovviamente già pessimo.
VACANZA FUORI REGIONE? LE PROSPETTIVE PER L’ESTATE
Potrebbe essere più facile andare in vacanza almeno nella seconda casa di proprietà: se non ci saranno nuovi picchi durante le prime due settimane della Fase 2, da lunedì 18 maggio potrebbe essere possibile trasferirsi nelle seconde case, se all’interno della propria Regione di residenza. Naturalmente, chi fosse invece proprietario di una seconda casa fuori Regione rientra nella prima ipotesi e dunque dovrà sperare nell’indice di contagio 0,2.
Niente deroghe o scappatoie, il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia è stato esplicito nel corso dell’incontro con i governatori che si è svolto ieri: “Non saranno consentite ordinanze creative, soprattutto nel corso dell’estate”, riporta il Corriere della Sera.
Nel frattempo le Regioni si stanno organizzando per pianificare al meglio l’estate 2020 del turismo con molte proposte: dal pranzo da consumare sotto il proprio ombrellone agli steward in spiaggia fino all’accesso a numero chiuso con termoscanner e/o tampone, sicuramente le idee non mancano. Il punto principale della questione però resta sempre quello: tutto ciò sarà valido solamente per vacanzieri co-regionali o sarà possibile fare la nostra vacanza anche fuori Regione? Solo il tempo darà una risposta…