Kabir Bedi racconta il dolore per la morte del figlio Siddharth Bedi, scomparso a 25 anni. Lo struggente ricordo dell'attore di Sandokan...
Forse non tutti sanno che Kabir Bedi, il celebre attore di Sandokan, ha dovuto fare i conti con un dramma che nessun genitore vorrebbe mai vivere: la morte del proprio figlio. Il figlio Siddharth Bedi, infatti, si suicidò quando aveva venticinque anni, lasciando un vuoto incolmabile nella vita del padre e di tutti i suoi cari. Siddhart soffriva di schizofrenia e nonostante le cure non riuscì a domare la fragilità che lo affliggeva. Per Kabir Bedi, benché siano passati alcuni anni, è una ferita aperta, come ricorda commosso in una intervista a Verissimo.
Nel salotto di Silvia Toffanin, non più tardi di qualche mese fa, l’attore di Sandokan aveva ammesso di aver visto le pene dell’inferno dopo la morte del figlio. Un trauma non facile da affrontare, tantomeno superare. “L’esperienza della sua morte è stata difficile e scrivere di lui è stato ancora più difficile, perché ho dovuto rivivere tutto quello che ho sentito in quel momento”, la confessione commovente dell’attore.

(Foto: web)
Il dolore lancinante di Kabir Bedi per Siddharth Bedi, il figlio morto suicida
Kabir Bedi non ha dubbi sul fatto che la perdita di un figlio sia la più dolorosa che un essere umano debba affrontare. “Un figlio morto è il dolore più grande e poi c’è il senso di colpa. Ho fatto una grande battaglia per gli ultimi tre mesi della sua vita, per prevenire questo suicidio e quando è successo, a parte il dolore che sento per la sua mancanza, c’è questo senso di colpa”, ammette Kabir Bedi. L’attore e showman si pone tante domande, fa molta autocritica, pure eccessiva. Si chiede cosa non sia riuscito a cogliere, cosa abbia sbagliato.
Perché una volta appresa la fragilità di Siddharth, Kabir si è speso in ogni modo per evitare l’epilogo più amaro. Purtroppo, non è riuscito in quella che sarebbe stata un’impresa miracolosa. “Qualcosa è cambiato dentro di lui o lei. È difficile da capire e da gestire. Le persone con schizofrenia cambiano sempre la mente, le emozioni”, il messaggio colmo di dolore di Kabir. Una testimonianza che è arrivata forte e chiara anche a chi oggi combatte controllo stesso problema, con la medicina e le cure che sono sempre più alleate preziose.
