I social network sono in crisi e secondo le ricerche citate dal Wall Street Journal, entro due anni il 50% degli utilizzatori potrebbe abbandonarli. Già adesso gli utenti sono esausti e nonostante continuino ad essere iscritti e a osservare, pubblicano sempre meno. Al giornale, un giovane ha raccontato: “Non ho bisogno di aggiungere contrasti alla mia vita e di avere persone che litigano su chi ho votato”.
Un’indagine della società Morning Consult ha evidenziato che il 61% degli utenti ha deciso di essere più selettivo su ciò che pubblica. La metà degli intervistati ha dichiarato che secondo la loro visione, la qualità dei social è diminuita a causa della disinformazione dilagante, della pubblicità ossessiva e della continua intrusione dei bot. Nell’utilizzare i social, gli utenti provano sempre più angoscia: temporeggiano prima di scrivere ciò che pensano per paura di essere giudicati o di dover rispondere a critiche, non si sentono adeguati di fronte a modelli sempre più stereotipati e molto altro ancora.
Social network, utenti meno propensi a condividere
“Gli utenti sono sempre meno propensi a condividere opinioni e approfondimenti sulla loro vita, perché scoprono che la comunità che vanno cercando non esiste” ha spiegato Emily Weiss, analista di comportamenti sui social. Si fa inoltre sempre più attenzione a ciò che si pubblica: questo perché spesso i propri contenuti scatenano reazioni e discussioni accese. Persino chi consiglia un film, secondo Morning Consult, tende ora a farlo di persona o con un sms o con una email piuttosto che con un post pubblico per non dover poi rispondere a chi non è d’accordo.
I social, inoltre, costringono ad apparire in un modo diverso da come si è. Gli algoritmi, spiega Il Messaggero, spingono gli utenti verso i contenuti di creatori che pubblicano immagini particolarmente curate che però allo stesso tempo aumentano le insicurezze di chi le guarda e non si sente all’altezza di questo stereotipo. Il vecchio modello dei social ha ormai stancato gli utenti, che sono pronti a staccarsi da questi: tra gli iscritti, infatti, prevale ormai il senso di angoscia nell’utilizzare tali mezzi, che dunque dovranno studiare un metodo alternativo per riconquistare i “disaffezionati”.