Sofia Goggia si racconta in una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Sono stati mesi difficili per la campionessa olimpica di discesa libera: prima a livello personale, con l’infortunio subito a Garmisch a inizio febbraio che ha costretto Sofia Goggia a dare l’addio in anticipo alla stagione di Coppa del Mondo di sci, poi naturalmente per effetto del Coronavirus, che nella sua Bergamo ha colpito con particolare violenza.
Goggia racconta queste settimane drammatiche, che si stanno però rivelando anche occasione di crescita personale: “Sono stati momenti tragici, con paura ed angoscia, ma mi hanno permesso di ritrovare me stessa. Avevamo tutti bisogno di rallentare dai ritmi forsennati per capire quanto di superfluo ci sia nella vita. Ci sono momenti in cui devi concentrarti sul ‘chi sei’ piuttosto che sul ‘cosa fai’. Diciamo che adesso sono più contenta anche sul piano personale, anche se il processo è tutt’altro che completo”.
SOFIA GOGGIA E GLI OBIETTIVI PER IL FUTURO AGONISTICO
Tra le sfide del futuro per Sofia Goggia ci sarà anche il cambio dello skiman, visto che il suo uomo di fiducia negli ultimi cinque anni, Federico Brunelli, ha deciso di cambiare lavoro e quindi non la seguirà nella prossima stagione. Ecco dunque come la campionessa bergamasca descrive i propri obiettivi e programmi: “Mi sento tranquilla. Adesso ho bisogno di crederci e di stare bene, cercherò la libertà sugli sci che ho avuto nei miei momenti migliori. Quando ritroverò questa sensazione saprò di essere a posto. Obiettivi? Non mi pongo vincoli sulle specialità, l’importante sarà trovare la condizione migliore.”
Sul futuro dello sci, che potrebbe essere anch’esso condizionato dal Coronavirus anche se il prossimo inverno è ancora lontano, Goggia dice la sua con realismo: “Temo che sarà una Coppa del Mondo con meno pubblico, spero si possa lavorare in sicurezza soprattutto per tutto lo staff che ruota intorno a noi”.