Sondaggi in Francia mentre la leader RN Marine Le Pen era al massimo vantaggio verso Elezioni Presidenziali 2027: scenari su Macron, Melenchon, socialisti
MARINE LE PEN CONDANNATA MENTRE È AL TOP NEI SONDAGGI POLITICI IN FRANCIA: GLI ULTIMI DATI SUL PRIMO TURNO DELLE ELEZIONI
Parallelamente a quanto avvenuto in Romania dove il candidato in testa nei sondaggi viene impedito di presentare alle Elezioni, il terremoto politico scattato ieri in Francia con la condanna e l’ineleggibilità di Marine Le Pen avviene nel momento di massimo vantaggio della leader RN dalle Europee a questa parte. Dopo il trionfo al voto dello scorso giugno – che scatenò le Elezioni Parlamentari anticipate in Francia – il Rassemblement National è ora dato avanti di circa 17 punti sul diretti rivali centristi: il problema è che da 24 ore Marine Le Pen rischia di non poter essere della partita nel 2027, quando scade il doppio mandato presidenziale consecutivo di Emmanuel Macron.
Anche per questo motivo ha fatto molto scalpore a Parigi la sentenza del Tribunale di primo grado che sul caso dei fondi UE mette alla “gogna” la leader della destra e alcuni ex europarlamentari: non tanto nel merito della vicenda giudiziaria (che sarà materia dell’appello previsto per il prossimo anno, ndr) ma per la decisione di rendere fin da subito ineleggibile (con durata di 5 anni) Le Pen, si è scatenato un putiferio politico e sociale che difficilmente si fermerà a queste prime giornate di protesta.
Gli ultimi sondaggi in Francia diffusi da IFOP il 27 marzo 2025 davano la fondatrice del RN vincente in tutti e 4 gli scenari presentati per il primo turno delle Elezioni Presidenziali tra due anni. Con Eduard Philippe in sella al posto di Macron per il partito “Ensemble” la vittoria di Le Pen sarebbe di 13 punti di distacco, con il 34% della destra contro il 21% dei centristi, mentre la sinistra di Melenchon non andrebbe oltre al 13% delle preferenze.
Chiude questo primo scenario Retailleau dei Repubblicani all’11% davanti a Faure e Zemmour, leader del Partito Socialista e di Reconquete. La figlia del compianto Jean Marie trionferebbe addirittura con il 37% dei consensi in caso di candidatura dell’ex Premier Attal (al 20%), con il n.1 della LFI sempre al 13%, mentre i Repubblicani calerebbero all’8% con in campo Wauquiez.
LA “BOMBA NUCLEARE” SULLA FRANCIA E (FORSE) SULL’EUROPA
Il terzo scenario ipotizzato dai sondaggi politici verso le Elezioni Francia 2027 confermano il trionfo di Le Pen – sempre ovviamente che riuscirà a ribaltare la sentenza in appello riconquistando l’eleggibilità: 35% per il RN davanti al 20% dei centristi, con Melenchon al 13% tallonato dai socialisti del rivale-nemico Glucksmann che all’11% “ruba” voti ai Repubblicani in calo netto fino al 5% sotto Zemmour. Da ultimo, sempre Marine Le Pen vincente al primo turno delle Elezioni Presidenziali con il 36% dei consensi, davanti al 25% di Philippe (in caso fosse Faure il candidato socialista) e al 12% del fondatore della sinistra radicale francese.
Ma tutto ovviamente dipenderà dalla “bomba nucleare” lanciata in Francia con la condanna in primo grado alla leader del Rassemblement National, come l’ha definita la stessa Le Pen oggi in conferenza stampa a fianco del suo “delfino” Jordan Bardella, a questo punto volto n.1 per ereditare i consensi accumulati nei sondaggi politici dalla “Marine” transalpina. «Non ci ruberanno le Elezioni», ha detto sempre Le Pen il giorno dopo la condanna per appropriazione indebita dei fondi europei.
Bardella punta a sostenere la propria leader in piazza nei prossimi giorni, non discutendo ora chi sarà il candidato per l’Eliseo per il 2027: di certo nel già complicatissimo scenario politico francese, dove sopravvive un Governo – quello tecnico di Bayrou – anche grazie alla mancata sfiducia dell’RN, che ora potrebbe essere rivista dopo quanto accaduto in tribunale. Dopo aver già visto “rubare” le Elezioni Parlamentari con gli accordi di desistenza al secondo turno tra Macron e Melenchon, l’accusa di Le Pen è diretta: «ora non ci potranno rubare anche le Presidenziali, useremo tutti i nostri mezzi a disposizione» per convincere i francesi a scegliere i propri leader futuri, favorendo che «verità e giustizia» possano vincere definitivamente.